Il Bagno Oggi e Domani Dicembre 2025 | Page 5

EDITORIALE

TRANSIZIONE IDRICA? NESSUNO È ESCLUSO

Oscar G. Colli
Chiude la sua tratta finale, come il calendario solare( o gregoriano che dir si voglia) indica, il 2025, colmo di avvenimenti noti alle globali genti, connesse- a vario titolo- con il mondo dell ' informazione assillante, variegata e talvolta un tantino esuberante. Professionalmente appartenenti alla categoria dei comunicatori seriali, non è però nostro ruolo affrontare temi che- di certo- ci attengono come cittadini attivi. Il compito affidatoci dagli editori è racchiuso fra quattro pareti, compresi due serramenti( porta di accesso e quasi sempre una finestra), di quella stanza che è destinata ad ospitare il bagno di casa nostra,( o di un hotel) luogo dove ci rechiamo più volte nel corso della giornata- anche nella notte- senza turni di riposo. La dentro, come nello spazio dedicato alla cucina, la presenza dell ' acqua potabile ha rappresentato, più che mai, in questo primo quarto del nuovo secolo( che ha concluso i suoi lavori stagionali aprendo con il secondo quarto), una materia naturale e indispensabile che troviamo, persino pleonastico, citarne l ' importanza: l ' oro blu! Proprio su questo noi opinionisti ci soffermiamo, perché è urgente affrontare- insieme alla transizione energetica di cui è branchia- il tema dell ' approvigionamento dell ' acqua che non può essere demandato alle fonti che raccolgono in bottiglie, di varia dimensione e disegno, le acque sorgive poste in vendita ovunque, con tanto di tappo unito all ' involucro,( anti smarrimento) ed improvvido calpestio successivo incastonandoli nell ' asfalto. Ci sono le parole molto chiare e responsabili di Fabrizio Palermo AD di Acea, che ha affermato in data recente e al convegno internazionale di Davos( The Water Industry Agenda), che: " Occorrono investimenti immediati anche in Italia, essendo l ' acqua fattore di sviluppo!" Sottolineando a seguire delle sue limpide dichiarazioni, come l ' alta dispersione, obbliga gli enti preposti a dover rinnovare le stantie strutture non più nelle condizioni di tenuta in ampi territori. E si badi bene: ivi compreso il profondo Nord, così ricco di sorgenti ma che ormai faticano a raggiungere l ' utenza per quantità, qualità e pressione idrica dovuta! Se poi analizziamo il resto della italica Penisola, ci si accorge( ad esempio), come una grande opera, quale fu la costruzione dell ' Acquedotto Pugliese, gli Esperti abbiano constatato che la salvaguardia di quel bene-acqua è acciaccato dal tempo e dalla ridotta e ordinaria manutenzione. Se, infine, pensiamo a Sicilia e Sardegna, dove le problematiche sono anche a monte, in quanto gli invasi si riempiono a fatica e non sempre e non solo a causa delle rare piogge, la Cenerentola delle Risorse del nostro Paese, chiede quindi in modo preciso e veloce interventi cospicui e a breve termine. Lo rammentiamo a coloro che ci governano, sapendo che l ' amico Ministro dell ' Ambiente Pichetto-Fratin, con il suo Ministero, ha in fieri una proposta di legge che risponderebbe alla chiamata in essere. Occorre però una accelerazione. Lo ha chiaramente affermato, sempre Fabrizio Palermo, nelle sue dichiarazioni a fine convegno, rendendosi conto delle promesse ma che occorre scovare sul bilancio previsionale i fondi per i primi importanti lavori, che saranno tanti, lunghi e complessi. Si suggerisce, da questo umile palcoscenico editoriale, che serve partire subito. Anche in bici! Prima di farlo ci cauteliamo riempiendo le nostreborracce da viaggio.
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