Il Bagno Oggi e Domani Aprile 2022 | Page 87

GGA STUDIO

P er certi versi il bagno può essere concepito come un grande laboratorio , come un luogo dove sperimentare nuove forme di benessere e in cui trasferire valori e sensibilità strettamente connesse con la società che lasciamo fuori dalla stanza quando qui ci rifugiamo . Oggi più che mai , il bagno è un ambiente connotato ideologicamente , suddiviso per generi , ma allo stesso tempo è lo spazio della rigenerazione , del benessere ritrovato e dei nuovi rituali . Condensa desideri , visioni ed esigenze di fruitori sempre più consapevoli , dalle richieste esplicitate o recondite che il mercato deve saper intercettare e interpretare . Abitudini , tradizioni e costumi si intrecciano e generano aspettative alte sull ’ efficienza , la durata e l ’ estetica di materiali e di sofisticati sistemi tecnologici . La sfida per il mercato di domani è quella di stimolare le esigenze di una società fluida e di interpretarle , restando al passo con i cambiamenti .

GIORGIO GRANDI

GGA STUDIO

Fondatore di GGA Studio con sede a Milano , Giorgio Grandi si occupa di Architettura , Interior Design e Styling applicato al progetto-prodotto . E ’ docente al Corso Triennale di Interior Design , all ’ Istituto Europeo di Design di Milano e Coordinatore del Corso Master IED RSP in Interior Design _ Professional Level | Full English .
L ’ evoluzione della società ci spinge a ripensare al bagno e a mettere da parte le rigide suddivisioni tradizionali , come quelle che ci portano a concepire collezioni esclusivamente destinate o a lui o a lei . Nel progettare le toilette di ambienti pubblici , ad esempio , dovremmo applicare un ’ attitudine morbida che escluda le identità binarie , in un ’ ottica che sia il più possibile inclusiva . In alcune capitali europee , più emancipate di altre , alla presenza dei bagni maschili e femminili , se ne aggiunge un altro di genere fluido . Tutti questi aspetti vanno considerati quando si lavora con le aziende e si definiscono nuovi prodotti . Accanto alle dinamiche generazionali , delle quali solitamente teniamo conto , bisognerebbe affiancare un ’ analisi su chi fruisce certi spazi , su quali sono le aspettative che nutre , considerando anche quelle di tipo per così dire ideologiche . Penso all ’ introduzione dell ’ orinatoio al femminile che guarda , forse anche con un po ’ di invidia , alle consuetudini proprie di un altro genere . Sul piano generazionale , invece , potrebbe essere interessante pensare a un bagno che invecchia con il suo proprietario . Il bagno è il luogo dell ’ introspezione , è la camera dei profumi , della musica , dove ci si ritrova a nudo con se stessi , per sanificare corpo e anima . Il bagno può farci da specchio e invecchiare con la nostra pelle , evidenziare la nostra cultura , la nostra identità , privilegiando un ’ estetica che progredisce e si adatta ai cambiamenti della società . Queste riflessioni devono entrare nel nostro modo di raccontare , anche attraverso materiali che possono guidare un processo di invecchiamento , analogo a quello che ognuno di noi subisce nel tempo
Affrontiamo il tema del fine vita del prodotto attraverso la scelta di materiali di lunga durata , unLa spinta verso la sostenibilità sta nutrendo le nuove generazioni , orientate al risparmio energetico e all ’ abolizione di quei materiali considerati superflui . Nell ’ ideazione dobbiamo tener conto che i millennial prediligono prodotti senza packaging e sono attenti ai consumi e al riciclo ; dedicano molto tempo alla cura del sé , ma in un modo diverso rispetto alle generazioni passate