EDITORIALE #
BAGNO ARCHITETTURA
UMANITÀ
CRISTINA MANDRINI cristina . mandrini @ dbinformation . it
Mai come in questa edizione del nostro annuale Bagno Architettura 2022 , siamo riusciti a esprimere pienamente la forte sinergia che può scaturire dal legame tra arredobagno , architettura e persone . Speriamo che anche i nostri lettori provino lo stesso stupore che abbiamo provato noi in Redazione quando abbiamo ricevuto le prime bozze dei progetti che , per questa edizione , si sono ispirati al tema dell ’ Ospitalità , tema che pone il fattore umano al centro di tutto . I sei bravissimi architetti che quest ’ anno hanno accettato con entusiasmo di collaborare con noi si sono trasferiti così fuori dalle mura domestiche , la dimensione dove abbiamo ambientato la maggior parte dei progetti delle precedenti edizioni di Bagno Architettura . Come vedrete tra poco , si sono immaginati spazi di accoglienza e di benessere in dimensioni inedite , ispirati ciascuno dal proprio patrimonio culturale e esperienziale , ma anche dalle linee e dal design dei prodotti messi a loro disposizione dalle aziende che hanno partecipato a questa sfida collettiva che è Bagno Architettura . La rassegna dei sei progetti non poteva che partire da Atrio , il progetto del giovane designer Francesco Meneghello : la sua architettura ci pone davanti a una vera e propria soglia da affrontare e da varcare , magari a piedi nudi , passando attraverso varie esperienze in cui l ’ acqua è indiscutibilmente protagonista . Protagonista del progetto di Marco Carini è invece il verde di un giardino dal fascino segreto ad alto tasso di sensorialità . Il risultato è il progetto Forest & Garden Bathroom , una quinta elegante tra foresta e giardino dove forme , materiali e cromie degli arredi si integrano magicamente con gli elementi naturali e ne condividono ritmi e stagioni . Sentirci accolti molto spesso significa sentirsi a casa : è questa la dimensione emotiva e spaziale esplorata dagli architetti di Dainelli Studio , che hanno affrontato il tema del wellness come spazio dedicato non solo alla cura del Sé , ma anche alla cura del Tu . Il loro progetto si chiama You Spa e tende la mano a tutti . Attinge molto dal suo vissuto reale Nora Santonastaso che , come mamma e professionista , si misura spesso con camere e bagni d ’ albergo : a volte da sola , a volte con alcuni o con tutti i componenti della sua famiglia . Per questo , con il progetto Tatami si immagina spazi elastici , capaci di trasformarsi nella forma e nelle funzioni a seconda delle necessità , singole o plurali . Puntano invece su un ambiente certo , definito e preciso nella spazialità e nelle scelte decorative gli architetti dello Studio Didonè Comacchio Architects : armonia , funzionalità e bellezza sono le coordinate di Back to Basics e della loro idea di ospitalità in ambienti che , pur se di passaggio , devono sapere comunque comunicare con chi li abita anche per poco . E a proposito di passaggio , come metafora e come esperienza di vita , il progetto di Giorgio Grandi ci conduce in un luogo non luogo come l ’ aeroporto , dove l ’ architetto colloca la sua isola dedicata al benessere e alla cultura che , necessariamente , deve sostenerlo , per far sì che non resti sospeso come parola vuota . Bene , Giorgio Grandi in aeroporto atterra il suo concetto in un ambiente strutturato e attrezzato in modo che ogni persona , entrando , possa trovare spazi dove semplicemente “ essere ”. Architettura e design , tecnologia e arredo al servizio della libera espressione " dei Sè ": questo è il progetto IoG _ Internet of Genders , con cui Bagno Architettura quest ’ anno collega arredobagno , progetto e umanità .