Chi lo aveva potuto osservare , pochissimi perché lui lavorava la notte , proprio per impedire di essere visto , aveva comunque notato che utilizzava la forza delle leve e faceva riferimento all ' orbita dei Pianeti , da ciò l ' idea che sfruttasse l ' energia gravitazionale esercitata da quelle masse celesti .
Purtroppo , questo uomo riservato ed eccentrico , non rivelò ad alcuno il suo segreto . Le ipotesi formulate sono semplicemente derivanti dalla lettura dei suoi commenti , annotazioni , riflessioni e opere ( tre libretti che , però , non illustrano in alcun modo che tecnica utilizzasse per muovere quegli enormi massi !), che hanno tuttavia permesso solo di fare delle supposizioni , mai dimostrate o inficiate .
Sapevano infatti individuare le correnti sotterranee telluriche , o quelle energetiche prodotte dalla presenza di corsi d ' acqua sotterranei , o i campi elettromagnetici naturali , e per questo trovavano gli spazi più adatti alla costruzione dei templi , edificati per accumulare e poi emettere questa forza energetica naturale .
LE DUE ENERGIE DIVINE In un bel sito dedicato alla cultura ortodossa ( http :// digilander . libero . it / ortodossia / architettura . ht ), viene spiegato egregiamente il significato che le chiese dovevano rappresentare per i credenti :
" Per la Tradizione ogni realtà della Chiesa è legata al credente ed è in servizio del suo progresso spirituale . L ' edificio della chiesa ha , così , un valore sacro perché racchiude in sé un universo simbolico . Il credente che si affaccia all ' interno di un ' antica basilica si trova davanti a una prospettiva , davanti a un cammino con una meta : l ' abside e il santuario . La parte iniziale della chiesa simboleggia lo stadio esistenziale di chi si avvicina per la prima volta al cristianesimo . Chi attendeva di essere battezzato sostava nell ' a- rea accanto alla porta d ' ingresso . Tutta l ' area interna simboleggia il cammino nella fede del credente .
Il santuario , luogo dov ' è posto l ' altare e si celebra l ' Eucarestia , rappresenta il luogo della visione , il luogo in cui la luce di Dio giunge agli uomini per illuminarli . Così non desta meraviglia che la maggioranza delle chiese antiche siano rivolte con l ' abside a est , luogo dove sorge il sole .
Gli elementi cosmici si uniscono a quelli simbolici ed entrambi si collegano alla situazione personale del credente . Nell ' edificio ecclesiastico , quindi , il credente ritrova se stesso davanti a Dio . La sacralità della chiesa è , allora , indice e rimando della sacralità della persona umana poiché Dio si rivela nei cuori degli uomini ed è lì che essi devono imparare a scoprirlo .
Il senso del sacro , che ha la chiesa , deriva , inoltre , da qualcos ' altro . Per l ' Ortodossia Dio ha un aspetto inconoscibile e impartecipabile ( la sostanza ) e un aspetto conoscibile ( l ' energia ). Attraverso l ' energia Dio si diffonde e si fa conoscere . L ' energia divina , sempre increata , si diversifica a seconda dei suoi effetti . L ' energia santificante ( la Grazia ) è una tra le tante . Il suo effetto consiste nel divinizzare l ' uomo . Esiste pure l ' energia con la quale Dio mantiene in vita e conserva il cosmo . Ogni cosa , dunque , partecipa di Dio ma in maniera differente . La sacralità del luogo , oltre a rimandare alla sacralità della persona , rimanda , dunque , a un modo d ' intendere Dio . Se Dio viene inteso come un essere impartecipabile ( è il caso della classica teologia cattolico-romana dove Dio è una sostanza impartecipabile e la grazia che Lui darebbe è solo una realtà creata ) i motivi in base ai quali si dichiara sacro un luogo sono piuttosto labili . Non fa meraviglia che ci sia chi afferma che nulla è sacro .
Si comprende , allora , altrettanto bene la costruzione moderna di chiese che materializzano tali concetti secolarizzati . " La costruzione antica delle chiese si rifaceva sempre e comunque alla manifestazione energetica tangibile , dove poi diveniva più " facile " realizzare anche l ' altro aspetto della manifestazione divina .
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