I Quaderni della Consapevolezza Forme di potere | Page 4
L'utilizzo di questa energia tachionica introdurrà la terza rivoluzione energetica."
LO SPAZIO PIENO
Una volta si pensava che lo spazio esistente tra
le varie particelle di ogni atomo fosse vuoto.
Oggi gli scienziati hanno appurato che invece è
pieno, perché intriso di un campo energetico (la
consistenza energetica di cui parlavo prima), una
specie di forza: la forza gravitazionale, appunto.
Per questo esso può essere distorto dalla presenza di masse!
Lo spazio, dunque, è composto da questo
campo energetico la cui concentrazione di particelle è estremamente elevata. Tali particelle si
muovono più velocemente della luce, per questo
uno dei nomi dati alla forza gravitazionale è
pure "campo tachionico", o "campo Feinberg"
(prendendo il nome dallo scienziato che pensò
di essere stato il primo a scoprirlo), oppure
anche "energia punto zero".
L’ENERGIA VITALIZZANTE
L'utilizzo di questa forma energetica risulta però
di non facile attualizzazione. Molteplici sono i
fattori che entrano in gioco e che determinano
tale difficoltà.
Ma vediamo ora di approfondire la particolarità
di questo tipo di energia. Per farlo dobbiamo
innanzitutto aver compreso la tendenza all'entropia dell'universo. Questa è l'inclinazione dei
sistemi fisici verso la degenerazione, il disordine,
il caos. È una legge termodinamica, la seconda
per l’esattezza, ed è applicabile a tutti i sistemi di
trasformazione energetica esistenti sulla Terra.
Ovvero, a seguito di una interazione energetica,
vi è sempre la riduzione dell’energia libera, cioè
della quantità d’energia disponibile a svolgere
lavoro utile. Per esempio, se bruciamo un pezzetto di legno, l’energia delle varie associazioni
chimiche di cui è composto si trasforma in energia calorica che potrebbe essere utilizzata per
svolgere lavoro utile. Tuttavia, una volta bruciato quel legnetto, non potrà più essere riconvertito al suo stadio primario e, di conseguenza, l’energia utile è diminuita mentre è aumentata l’entropia. In generale i sistemi fisici tendono
comunque, nel tempo, a degenerare verso un
disordine maggiore - in quanto le strutture si
spezzano. L'entropia di un sistema isolato tende
ad aumentare al massimo.
Questo campo è fonte infinita di libera energia
nello spazio e sembra essere quel certo quid che
tiene l'intero universo in armoniosa crescita e in
equilibrio. Lo si potrebbe paragonare a una specie di "collante vitale cosmico" di cui l'intero
creato è permeato e mantenuto in vita.
Benché il campo Feinberg venisse definito ufficialmente solo nel 1966, questa era, però, già
stata identificata da diversi scienziati "futuristici"
a partire dal 1800.
- Nikola Tesla (1856-1943) così si esprimeva a
tal proposito: "Ho scoperto una fonte di energia
sconosciuta e inesauribile che può essere utilizzata. Ovunque, nel cosmo, vi è energia." A
prova di questa sua scoperta Tesla mise a punto
un esperimento con una pesante macchina di
lusso che funzionava (raggiungeva una velocità
di 130 km/h!) attingendo a questa misteriosa
fonte energetica, da lui chiamata "energia del
campo gravitazionale".
- Verso il 1929 anche il fisico Henry Moray
riuscì a convertire quella che lui definiva "energia radiante" in utilizzo elettrico.
- Il medico e scienziato tedesco Hans A.
Nieper così si esprimeva al simposio sull'energia tecnologica di Hannover nel 1980:
"Ora è realtà provata che la terra è immersa in
un campo energetico, chiamato campo tachionico di alta intensità.
Al contrario dei sistemi fisici, quelli biologici di
una vita sana tendono, invece, verso il mantenimento dell'ordine, anzi di più, tendono infatti
verso il raggiungimento di un ordine crescente.
Perché tutto ciò? Perché si parla di sistemi vitali
non isolati. Infatti la seconda legge della termodinamica si riferisce soltanto a sistemi chiusi,
sistemi che sono isolati dal loro ambiente globale, senza che vi sia un fluire di materia o energia
in entrata o in uscita.
La vita, dunque, quando è connessa con l’ambiente, per cui con quell’energia vitale di cui è
impregnato l’universo, tende a rigenerarsi o a
trasformarsi in nuova vita (quando ci tagliamo
diamo per scontato che la ferita si rimarginerà!).
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