IL MAGO
Desidero concludere questo piccolo excursus nel mondo delle energie inserendo qualche accenno in più attorno al lavoro del mago . L ’ arte magica , quando è intesa come antica conoscenza filosofica evolutiva , non ha nulla a che vedere con l ' emozionalità esaltata ed esaltante . Non per nulla l ' apprendista mago impiegava anni di apprendimento prima di divenire Magus . Anni impiegati alla purificazione del corpo e soprattutto della psiche , in quanto per causare dei cambiamenti esterni a volontà si deve attivarli dentro di sé . Non c ' è altro modo , perché tutto si genera dal nostro dentro . Quello Spazio magico - o sacro se preferiamo - in cui si trova il pannello di comando dell ' esistenza terrena . Accanto alla purificazione poi c ' era il profondo studio di sé , visto che non possiamo provocarci dei cambiamenti interiori se non conosciamo il nostro stato e spostiamo , o eliminiamo , quegli atteggiamenti che sarebbero d ' intralci . Atteggiamenti che nell ' individuo comune sono in genere inconsci . Si reagisce alle sollecitazioni esterne con delle emozioni e i conseguenti pensieri sensa manco accorgersene quasi .
Accanto a questa conoscenza , per cui come vi immaginerete ci volevano annni di onesta indagine di sé ( aiutata chiaramente dalla purificazione , che snebbia il cervello e quindi la coscienza ), c ' era - anzi c ' è - la conoscenza delle energie esterne . Infatti non si può seminare in inverno , bisogna sapere quando è il momento più indicato per provocare dei cambiamenti esterni , altrimenti il risultato può essere nullo o di poco conto . E qui subentra il tempo del rituale . Il rito serve a collegare il mondo della forma con quello della Realtà spirituale . Il rito fisico per essere efficace e potente , non deve essere un atto consueto e superficiale , ma necessita che si conosca il preciso significato dei passi svolti , che si sono precedentemente preparati .
Volendo sintetizzare i punti importanti che contraddistinguevano l ’ apprendimento sostenuto dal mago , qui di seguito vi riporto le questioni fondamentali .
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L ’ essenzialità che per alcuni potrà sembrare ermetica , serve come guardiano della soglia in modo che solo coloro che posseggono maturità e capacità possano accedervi .
1 – Magia è innanzitutto conoscere le energie esterne , quelle della natura e della vita , capirle e vedere in che modo entrano in rapporto con noi . 2 – Con magia si intende solitamente quando si provocano i cambiamenti a volontà . Sarebbe però più esatto dire : quando si provocano i cambiamenti a volontà nel nostro stato interiore . 3 – Proprio perché per operare all ’ esterno si devono usare le proprie energie interiori , l ’ apprendista mago delle antiche scuole esoteriche ci metteva anni di lungo studio di sé per arrivare a comprendere come i propri moti interiori si sviluppavano e si manifestavano . 4 – La propria interiorità è composta dai propri pensieri , ragionamenti , riflessioni , elaborazioni logiche … Ed è composta dalle proprie emozioni , ovvero la risposta spontanea – spesso inconscia – agli avvenimenti esterni . 5 – Alcuni , gli individui superficiali che stanno alle apparenze , credono che l ’ energia magica sia in relazione al pensiero e / o alle emozioni . Può essere per alcuni versi , tuttavia , entrambe , visto che sono umane , sono per questo limitate . Il pensiero , anche quello più intenso , ha i suoi limiti . Le emozioni , anche quelle più possenti , prima o poi si esauriscono ( un mago inglese una volta disse che se le emozioni avessero sul serio tutto quel potere che alcuni gli attribuiscono allora al tempo dei Beatles tutte le ragazzette li avrebbero sposati !) 6 – Al di sotto del pensiero e delle emozioni c ’ è quel substrato che noi genericamente definiamo inconscio , che è la sorgente di tutto il nostro reale e profondo potere . Proprio come i capelli , singoli e separati , e il bulbo pilifero che si trova nella cute da cui assimilano il nutrimento , così noi individui : siamo separati all ’ esterno , ma all ’ interno siamo tutti uniti alla fonte . Questa “ fonte ” è principio inesauribile di energia . 7 – Se noi utilizziamo l ’ energia del pensiero e delle emozioni è come utilizzare la consistenza