I Quaderni della Consapevolezza Comunicare per costruire ponti | Page 21
- inviare segnali positivi sulla persona dell'inter-
locutore, sulla situazione, su ciò che ha detto o
fatto, facendo capire che emotivamente si è
disponibili;
- far capire di aver compreso le emozioni e la
situazione espresse dell'interlocutore.
Per esempio, se una persona ha un effettivo
motivo di preoccupazione verso un'altra e que-
st'ultima non bada ai consigli e avvertimenti
ricevuti, a quel punto l'unica soluzione possibile
per fermare le malefatte di quell'individuo è
intervenire di prepotenza.
Sulla base di una motivazione compassionevole,
in alcuni casi la collera può essere utile perché ci
permette di sviluppare maggiore energia e di
agire con prontezza. Abitualmente l'ira conduce
però all'odio, sentimento sempre e comunque
negativo. (...) È necessario agire con saggezza e
buon senso, senza ira né odio. Se la situazione è
tale da richiedere un'azione da parte di chi è
stato offeso, allora è possibile ricorrere a una
contromisura, lasciando però sempre da parte
ogni sentimento di rabbia e di odio. (...)
In una società competitiva come quella moder-
na, a volte, è necessario ricorrere a manovre di
'controffensiva." (Da "I valori della vita", i
discorsi del Dalai Lama, Armenia).
IN SINTESI
Ricorda queste poche parole riassuntive, che
puoi tenere ben incise nella tua mente:
Dì quello che provi, dillo sempre in modo cor-
retto, e cerca di evitare le reazioni emotive.
Accetta il fatto che non tutti saranno contenti
nel sentire ciò che dici, ma ricorda che a volte è
pure sempre meglio tacere e aspettare il
momento opportuno.
È infatti necessario saper riconoscere quando
non si è nella posizione giusta per parlare ed
essere ascoltato.
Visto che viviamo in un’epoca dove si è costan-
temente sollecitati al buonismo, che non è
bontà, vorrei terminare riprendendo le parole
del Dalai Lama: "Fra le emozioni negative figu-
ra la rabbia di cui si possono distinguere due
tipi, uno dei quali potrebbe essere trasformato
in emozione positiva.
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