■ A parer nostro il suo lavoro di giornalista sta diventando davvero difficile . Lei tutte le sere ha l ' arduo compito di riportare i toni dei contendenti a misure più quiete . Quelle che una volta erano tribune politiche , a volte soporifere ma comunque sempre educate , sono ora diventare arene dove i ragionamenti scadono a volte nello scontro urlato . Ci dica le verità , si trova più a suo agio davanti alle telecamere con la cravatta oppure davanti ad un filare di viti con gli stivali di gomma ? E come concilia la sua immagine di autorevole giornalista in doppio petto con il suo lavoro di vignaiolo ? << Sono due realtà completamente diverse , ma non vedo una incompatibilità del giornalista con il vignaiolo >>.
■ Ok , ma poi praticamente come riesce a gestire i suoi tempi ? Sicuramente sarà molto occupato dal suo lavoro di giornalista , ma anche l ’ a- zienda vinicola Le richiederà impegno e continui spostamenti da una parte all ’ altra dell ’ Italia … << Beh , guardi , io mi occupo di vino tutti i giorni , sette giorni su sette . Magari alcuni giorni me ne occupo solo con una telefonata . Altre volete invece dedico intere giornate all ’ azienda . Cerco sempre di unire il vino a quello che devo fare . Oggi per esempio avevo un impegno a Torino e ho anche fatto una degustazione di vino . Recentemente ho avuto un impegno a Napoli dove ho presentato il mio libro , e contemporaneamente abbiamo degustato i miei prodotti vino . La stessa cosa è successa a Lecce . Quindi quando mi muovo cerco parallelamente di promuovere il vino . E comunque ho contatti quotidiani sia con la produzione che con la distribuzione e il commerciale . Devo dire che è un lavoro molto serio e molto , molto impegnativo .>>
■ Dal sito della sua cantina si evince che il suo avvicinarsi al mondo vino sia dovuto ad una frequentazione negli anni di Luigi Veronelli . Lei che ha avuto il piacere di conoscerlo ci può accennare almeno un aneddoto che lo caratterizzi ? << Luigi Veronelli è stato davvero un grande amico e un grande maestro . E ’ stato lui il primo a insegnarmi l ’ esistenza dei cru , della tipicità del vino . E io sono un romantico in questo senso . A me piace sapere da dove viene il vino anche se nel nostro mondo non sempre si sa da dove proviene . Ecco , è questo il motivo per cui ho voluto comperare le vigne , quando invece avrei potuto comprare del vino , metterci il mio nome e venderlo . Non avrei rischiato una lira …. e magari guadagnavo pure . E invece ho deciso di comprare 20 ettari di vigneto che , con gli altri 10 che stiamo impiantando adesso , in totale sono ben 30 . Stiamo inoltre ristrutturando una masseria del ‘ 500 , abbiamo completato il progetto per la cantina e , con l ’ enologo Riccardo Cotarella , abbiamo fatto la scelta di coltivare vitigni autoctoni . Non produciamo in Puglia gli chardonnay , i pinot e i cabernet che ormai si stanno dappertutto , ma facciamo soltanto vitigni autoctoni , perché Veronelli mi ha insegnato ad essere molto attento ai cru . E siccome in Puglia i cru sono di vitigni autoctoni , si sa perfettamente dove nasce il nostro vino e dove si produce .>>
■ Molti personaggi famosi italiani sono recentemente entrati nel mercato del vino come produttori diretti . Per alcuni è un modo legittimo di monetizzare la propria visibilità , per altri è un semplice investimento finanziario , per altri ancora è una passione che finalmente possono portare avanti . E per Bruno Vespa ? << Noi ci chiamiamo Vespa , Vignaioli per passione . E devo dire , onestamente , di non aver bisogno di ulteriore visibilità . Anzi , in realtà c ’ è molta gente che mi dice che le “ persone conosciute non fanno vini buoni ”. Io sono di avviso contrario e onestamente credo che i miei siano vini buoni . E comunque non andrei mai a mettere in pericolo la mia immagine per fare vini mediocri . Aggiungo inoltre che in Italia c ’ è molta invidia e che si fa molto presto a parlar male delle persone famose . A questo tipo di persone rispondo che Wine Spectator , la rivista vinicola più nota al mondo , spesso pubblica in copertina una persona nota che fa il vino : non si capisce quindi perché in America l ’ interesse di persone famose venga festeggiata , perché considerata un beneficio per tutto il mon-
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