Vini complessi da realizzare ma semplici da bere ...
tempo e dalle mode …” Ecco quindi che i vini di Platinum vogliono innanzitutto essere riconosciuti come vini buoni , nell ’ accezione più semplice del termine , al di là delle mode del momento , dei vitigni , delle regioni , dei terroir e delle modalità di coltivazioni o vinificazioni . Comunicare vini complessi da realizzare ma semplici da bere in maniera diretta : questa è la “ mission ” di Platinum . La premessa era dovuta per far comprendere come bisogna porsi davanti a un vino di questa azienda . Noi ci siamo cimentati nei due top di gamma : il “ Carattere ” e il “ Cinquemani ”. Mentre stappiamo la bottiglia di “ Carattere ” subito ci saltano agli occhi due cose . Innanzitutto è evidente la cura per il packaging . L ’ etichetta , elegante ed evocativa , ci anticipa che nella bottiglia troveremo qualcosa di davvero importante . Del resto anche il nome stesso del vino forse è lì proprio a rimarcarlo . Ma l ’ aspetto più sorprendente è indicato nel retroetichetta : il vino è catalogato come Vino da Tavola ( VDT ). In una terra , l ’ Abruzzo , di grandi DOC e DOCG , questo vino di punta sfoggia la stessa denominazione dei vini di largo consumo . E il motivo è anch ’ esso riconducibile al concetto stesso di design .
Il " Carattere " è infatti un vino concepito e progettato semplicemente per essere buono : alla Platinum , anche se il vino non si " incastra " perfettamente nelle strette maglie di un disciplinare , decidono comunque di produrlo e poi di venderlo sfruttando unicamente la bontà del prodotto . Tecnicamente il “ Carattere ” è un blend di uve rosse , vinificato in acciaio e affinato in barrique . E ’ un vino che racchiude tutto ciò che più ci piace nei grandi rossi italiani : all ’ inizio sono predominanti i sentori di frutti rossi maturi , ma poi le note di pepe nero e di liquirizia rendono l ’ esperienza olfattiva molto più complessa ed evoluta . Al palato l ’ impatto è potente , complesso , morbido e avvolgente e molto , molto persistente . Apriamo poi il “ Cinquemani ”. Un ’ altra grande etichetta e un ’ altra bottiglia davvero importante , addirittura “ pesante ” ( e non solo per lo spessore del vetro ). Dentro ci trovi un Montepulciano d ’ Abruzzo ( DOC in questo caso ) di grande personalità , armonico e vellutato come pochi vini e con quelle rotondità che rendono gradevole e fresca l ’ esperienza . Un vino potente e complesso , ma che scende giù con piacere , quasi facendo le fusa . ■
36