DA GENNAIO INSETTI A TAVOLA
A partire da Gennaio 2018 entrerà in vigore in Italia il regolamento sul“ Novel Food”, con il quale si indentifica una lunga serie di alimenti e ingredienti finora non ammessi, in cui sono compresi anche gli insetti commestibili. Larve, cavallette, formiche( e loro uova) arriveranno presto nel nostro piatto. Almeno in teoria. Perché forse, nella nostra cultura non siamo ancora pronti per un cibo del genere che, per quanto sanissimo e nutriente, probabilmente farà storcere il naso e la bocca ai più. In questa fase si sta soprattutto cercando di fare sondaggi per verificare l’ indice di gradimento della nostra popolazione su queste tematiche, al fine di non incappare in giganteschi flop di vendite. Tanto è vero che molti dei principali supermercati italiani non hanno in programma, almeno nell’ immediato, l’ introduzione sui propri banchi di questo tipo di alimenti. Molto più probabile trovarli in negozi specializzati in cibo asiatico o esotico in generale. Eppure, come detto, la dieta a base di insetti è davvero sana, perché ricca di proteine e praticamente priva di colesterolo e, in molti paesi rappresenta l’ alimentazione base della popolazione. Comunque sia, al di là dell’ ottimo profilo nutrizionale, è evidente che l’ introduzione di questo tipo di alimenti nella patria della dieta mediterranea sarà un processo molto lento e graduale che, almeno secondo noi, potrebbe durare anche alcuni anni. Difficile pensare che, per quanto nutriente, una porzione di formiche possa sostituirsi ad un bel risotto alla milanese o che uno spiedino di larve possa soppiantare una buona salsiccia alla brace. Più realistico pensare al buon successo di farine o paste realizzate a partire da insetti, nelle quali, per lo meno, l’ impatto visivo è meno sconvolgente. Quel che è certo, è che per gli italiani, sarà una novità non facile da digerire.
FLOS OLEI PREMIA I MIGLIORI
E’ spagnolo l’ olio migliore del mondo. Questo il riconoscimento attribuito quest’ anno all’ Olive Juice dell’ azienda olearia Castillo de Canena. Ma è all’ Italia che va il maggior numero di premi della nona edizione della guida di settore giunta Flos Olei, tra cui anche la miglior " Azienda olivicola dell ' anno” è italiana, l ' Agricola Biologica di Americo Quattrociocchi( nella foto), il pluripremiato frantoio che dal 1888 si dedica alla produzione dell’ olio verde. L’ importanza di un tale risultato per l’ azienda ciociara, risiede nel fatto che, per l’ edizione 2018 della guida redatta da Marco Oreggia e Laura Marinelli, sono state recensite oltre 500 aziende d ' eccellenza provenienti da 51 Paesi dai 5 continenti, con ben 935 gli oli degustati da un panel di esperti assaggiatori. L ' Italia domina anche nei premi di categoria, con ben 8 titoli, seguita appunto dalla Spagna. Chiudono il cerchio Croazia e Cile con un premio a testa. Da segnalare doverosamente altre realtà italiane premiate con il riconoscimento di " Azienda emergente "( alla pugliese Crudo-Schiralli), " Azienda di frontiera "( alla lombarda Comincioli) e di " Azienda del cuore " alla pugliese Donato Conserva. A latere, ma comunque degni di nota, il Premio Ristorante dell’ Anno, vinto dal Danì Maison di Ischia con lo chef Nino Di Costanzo, il Premio Speciale Cristina Tiliacos, assegnato all’ Oil Bar Caffè del Mercato Centrale di Livorno, e quello di Importatore dell’ Anno, attribuito a Heinrich & Karin Zehetner dell’ austriaca ZES- Consulting GmbH. La presentazione della Guida( di ben 876 pagine) e delle aziende da essa premiate con gli“ Oscar dell’ extravergine” è avvenuta a porte aperte il 9 dicembre scorso presso l’ Hotel The Westin Excelsior nel centro di Roma.
DALLA SICILIA I PRIMI VINI LIQUOROSI BIO
Anche Malvasia e zibibbo sono pronti a soddisfare la crescente domanda di vini biologici in Italia. E’ stata la siciliana Cantine Pellegrino, per prima, a riportare il marchio biologico sull’ etichetta di vini liquorosi. Due produzioni innovative che ancora non erano presenti sul mercato italiano e che vanno incontro all’ aumentata attenzione del consumatore, verso i temi legati alla sostenibilità e al rispetto dell’ ambiente. Ma non solo. L’ idea nasce soprattutto dalla volontà di perseguire un percorso di valorizzazione e tutela del terroir siciliano. Del resto, grazie alle favorevoli condizioni climatiche, la Sicilia è un territorio particolarmente vocato all’ agricoltura biologica e, a sua volta, questo metodo di produzione rispetta la biodiversità nel vigneto.
PREMIATO UNO SPUMANTE“ SUBACQUEO” DI ALGHERO
Il vermentino Akenta, spumante di Santa Maria La Palma di Alghero, prima cantina subacquea della Sardegna, e ' stato premiato a Londra con la medaglia di bronzo al concorso internazionale Global Sparkling Masters 2017 per vini frizzanti, organizzato dalla rivista di settore " The Drink Business ". L ' Akenta ha ottenuto 85 punti, piazzandosi tra i migliori vini spumanti della sua categoria. E’ prodotto da uve di vermentino selezionate, coltivate nei vigneti dei terreni del Parco Naturale di Porto Conte e poi affinato nei mari di Alghero, nella variante denominata appunto " Akenta Sub ".
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