I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 63
"Cuori del Vino", indicatori utili a
rappresentare l'estrema soggettività
ed emozionalità del Vino. A questo
punto, come avrebbe detto qualcun'al-
tro, la domanda nasce spontanea: cosa
ne pensi di questi sistemi di valutazio-
ne quasi aritmetici sui quali si basano
le principali guide?
<< Ho scritto molto (forse troppo!) di certe
dinamiche, ma continuo a pensare che
in un mondo in cui di spazio ce n'è per tutti,
siano lettori, consumatori, mercanti e mer-
cati a dover decidere cosa sia più o meno
avvezzo al loro modo di vedere, vivere o
vendere il vino. Credo che guide e punteggi
abbiano una valenza importante in termini
di marketing e di impatto sul consumatore,
altresì credo siano, ovviamente e palese-
mente - ma non sto dicendo nulla di nuovo -
riduttivi nei confronti del lavoro del
vignaiolo o del produttore, nonché del vino
stesso nella sua essenza viva, dinamica e
soggettiva. Io rispetto e, a tratti, invidio chi
si sente così sicuro da imporre le proprie
valutazioni come oggettive: di certo alcune
peculiarità meramente tecniche ed alcune
imperfezioni possono essere riscontrate
analiticamente e quindi con una ragione-
vole
vole oggettività, ma questo non fa per me.
Io ho optato per quello che mi ha fatto
appassionare al vino, ovvero per le storie di
chi il vino lo fa, per la meraviglia di quei
territori in cui le viti affondano le proprie
radici e per l'impatto emozionale di un
assaggio, magari tenendo conto dei condi-
zionamenti che io reputo umani dovuti
al contesto, alla compagnia o al mio stes-
so stato d'animo di quel momento. Ecco
perché l'ironica ed irrazionale scelta dei
cuori, che tra l'altro ho dovuto mettere da
parte nell'ultimo periodo perché spesso
fraintesa e presa come indice di gradimen-
to. Cosa che non volevo accadesse. Io non
mi reputo un Wine Guru – anche perché,
altrimenti, qualcuno “me ce mannerebbe
a fan-guru” - sbaglio molto, sono spesso
incerto durante un assaggio e molti mi chie-
dono come mai non mi imponga con rispo-
ste certe, invece di fare domande. Beh... io,
voglio imparare e condividere ciò che im-
paro. Niente di più. Poi, se qualcuno vorrà
vedere ciò che scrivo come un consiglio o un
invito a provare a sua volta ciò che io
ho provato, ben venga, ma lungi da me im-
porre quelle che sono sensazioni totalmente
personali >>.
Io ho optato per quello che mi ha fatto appassionare
al vino, ovvero per le storie di chi il vino lo fa, per la
meraviglia di quei territori in cui le viti affondano le
proprie radici e per l'impatto emozionale di un assaggio…
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