I PIACERI DELLA VITE NUMERO 5 - DICEMBRE 2017 | Page 53
e dall’allevamento della bufala.
Oggi però, grazie all’intraprendenza
di tre volenterosi e dinamici giovani
prossedani, questo splendido territorio
ha potuto fregiarsi anche della presen-
za di un’innovativa azienda elicicola,
L’Agricola Gizzi è il sogno inseguito e
oggi realizzato da Andrea, Marco e Pa-
mela. Il sogno di creare un’attività di
allevamento di lumache da gastrono-
mia nel rispetto dell'ambiente e nella
difesa della biodiversità del territorio.
La Helix Aspersa Muller (Zigrinata o
Maruzza) e la Rigatella (Eobania Vemi-
culata) sono le principali specie che
vengono allevate su una superficie
estesa per circa 5 mila mq.
Tuttavia, per ottenere un prodotto ali-
mentare contraddistinto da proprietà
organolettiche e nutritive di eccellen-
za, le lumache vengono allevate con
“ciclo completo all’aperto”, che consi-
ste nel far crescere le lumache in ap-
positi recinti con pascolo al naturale.
Per lo stesso scopo vengono nutrite
esclusivamente con alimenti freschi e
completamente naturali, prodotti in
loco senza utilizzo di concimi, fertiliz-
zanti o pesticidi. Il ciclo produttivo ha
inizio a Febbraio, quando viene semi-
nato il terreno con colture come la
bietola, il cavolo, il girasole nano e il
trifoglio, che verranno poi utilizzate
come nutrimento base. Ottenuto il nu-
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trimento, nel campo vengono liberate
le chiocciole riproduttrici, che provve-
deranno in breve tempo allo svilup-
po di una estesa comunità. Soltanto
a Settembre, quando i nuovi individui
avranno raggiunto la maturità e le di-
mensioni minime, le lumache potranno
essere destinate al consumo. Di fatto,
è proprio questo tipo di allevamento
e di alimentazione, che permette a
queste carni, già di per sé morbide e
pregiate, di farsi ancor più tenere e
prelibate e diventare eccellenza vera.
Nato come piatto povero, questo pro-
dotto viene oggi destinato soprattutto
alle attività di alta ristorazione, che
lo utilizzano come base per pietanze
molto ricercate. Eppure, nei nostri
reiterati assaggi, questo prelibato
mollusco si è fatto sempre apprezzare
soprattutto nella sua connotazione più
umile e semplice, proprio quella nella
quale veniva consumato in passato e
come viene fatto a Prossedi ancora
oggi. Ecco perché il nostro consiglio
è quello di cucinarlo lentamente in
umido, per poi immergerlo in un ab-
bondante sugo di pomodoro, con cipol-
la, mentuccia, peperoncino ed un filo
di olio extravergine di oliva. Ovviamen-
te, accompagnando il tutto con picco-
li crostini di pane croccante, per la
più gustosa e indimenticabile delle
“scarpette”. ■
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