I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 80
IL TERRITORIALE: in questo caso par-
liamo di quel Produttore che ama colti-
vare quasi esclusivamente vitigni au-
toctoni. E’ estremamente legato al suo
territorio, in modo quasi simbiotico.
Non ha una sua personalità distinta,
ma spesso diventa sinonimo di una
DOC o una DOCG ed è traino per tut-
to il suo areale
produttivo.
I tratti carat-
teristici della
sua terra di-
ventano i tratti
caratteristici
suoi , della sua
azienda e dei
suoi prodotti.
Del resto lui
è lì da sempre ed è così che diventa
testimonial del suo territorio, prima
ancora che del suo vino. I suoi raccon-
ti sono legati essenzialmente alle tra-
dizioni della sua gente. L’immagine
ricorrente impressa sulle sue bottiglie
è la stilizzazione del luogo simbolo
della sua zona, con un borgo, una chie-
sa o un elemento naturale distintivo
di quel territorio, raffigurato in modo
semplice e pulito, senza troppi orpelli.
E allo stesso modo, anche il suo vino
è un prodotto schietto, sincero, senza
sofisticazioni, ma soprattutto perfetta
espressione del luogo d’origine e an-
che delle sue stesse origini.
IL VIGNAIOLO: questa è forse la cate-
goria più recente. O meglio, la figura
del “ Vignaiolo ” è sempre esistita, ma
solo da poco è diventata, forse incon-
sapevolmente, anche un’efficacissima
leva di marketing. Egli, in pratica, rap-
presenta un’azienda che vive della
passione di un uomo solo, di un esper-
to che ha coniugato la passione per la
terra con la scienza e la tecnica vitivi-
nicola, che ha saputo integrare la cul-
tura contadina con lo studio, la tecno-
logia e la sperimentazione sistematica.
Scelte che sottoscrive personalmente
e che poi condivide con il consumatore,
con il quale si propone in modo diretto.
E così, in breve tempo il “ Vignaiolo ” ha
preso i suoi spazi, imponendo i suoi
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valori con un’immagine leggera, essen-
ziale ed asciutta. E’ attento all’ecologia
e alla biodinamica, preferisce vigneti
autoctoni su cui investe in ricerca e svi-
luppo. E’ anche attento alla pura ricerca
dell’esclusività, intesa però, non come
lusso, bensì come particolarità, come
unicità. E in tutto questo lui ci mette la
faccia, perché il
suo vino porta,
innanzitutto, il
suo
nome
e
cognome. Ecco
perché poi par-
tecipa personal-
mente alle varie
rassegne enolo-
giche presentan-
do sé stesso, la
sua storia e la sua passione. In soldoni,
il suo vino è egli stesso e viceversa.
E per questo si sente portatore consa-
pevole di una missione: essere testimo-
nial non del vino in generale, ma del solo
del suo vino. Ama narrare in prima per-
sonale storie fatte di fuga dalle città alla
ricerca di valori importanti, di compe-
tenza e di sacrificio, di sudore e di totale
dedizione per la sua vigna. E così spesso
finisce per diventare la “winestar” di
tanti fan appassionati. A questo punto
potrebbe quasi sembrare che pecchi
di divismo, ma in realtà il “Vignaiolo ”
è un personaggio semplice e discreto,
un umile agricoltore che guarda al vino
come risultato finale di tante lunghe e
faticose giornate di lavoro.
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