I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 65
(consigliata) di 0,8 m. Le forme di alle-
vamento a spalliera, con vegetazione
ascendente su un solo piano, sono le
uniche ammesse per i nuovi impianti e
le potature più frequenti sono quella a
guyot (tralcio rinnovato) e a cordone
speronato (cordone permanente).
Il paesaggio viticolo è inoltre ricono-
scibile per le vigne permanentemente
inerbite. Più frequentemente il sottofi-
la è lavorato, al fine di ridurre la com-
petizione tra le specie erbacee e la vi-
gna. L’inerbimento dell’interfila, anche
alternato a lavorazioni periodiche, ga-
rantisce una maggiore protezione del
suolo, il mantenimento della fertilità,
l’incremento della sostanza organica e
il controllo della vigoria del vigneto.
Queste tecniche, eseguite sempre a
regola d’arte, sono state sicuramente
pensate per esaltare le caratteristiche
del vino, ma è altrettanto innegabile
che hanno cambiato lo stesso paesag-
gio armonizzandolo, disciplinandolo
e rendendolo quello che è. Rispetto
all’agricoltura Etnea dove è il vino che
si piega al paesaggio, qui è il paesaggio
che è stato piegato dal vino, in tutte e
due i casi vino e paesaggio si accosta-
no, si assomigliano e si completano, .
Qui il paesaggio rispecchia il vino.
E uno spumante Franciacorta è ormai
qualcosa di ben riconoscibile, ordinato,
e armonioso. Bellezza e qualità altissi-
ma, che misura le sue eccellenze dalle
sfumature, proprio come queste colli-
ne vitate che si perdono tra le monta-
gne fino al lago. Rimanere lì, ad osser-
varle, restituisce una rilassante, gioio-
sa e regolare armonia. Un po’ come fis-
sare le bollicine di un buon Franciacor-
ta che salgono su per il bicchiere. ■
La Franciacorta è bellezza e qualità altissima,
che misura le sue eccellenze dalle sfumature,
proprio come queste colline vitate
che si perdono tra le montagne fino al lago.
64
65