I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 27
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camminando tra i filari di falanghina,
fiano e greco, notiamo che, nonostante
i precedenti 3 mesi di siccità, tutte le
piante sono davvero curate e rigoglio-
se. Oltretutto Luigi e Vincenzo hanno
previdentemente optato per una mini-
male potatura delle foglie, in modo
tale da lasciare maggior ombreggia-
mento a protezione dei grappoli, che
appaiono visibilmente in ottima forma.
Il gran caldo ha comunque consentito
alle uve di raggiungere un buon grado
di maturazione già al 27 di giugno,
giorno della nostra visita. La prima
annata qui prodotta
è stata quella del
2016, con un bianco
(blend dei 3 vitigni
succitati) confezio-
nato in appena 1000
bottiglie, affinate in
una grotta scavata
nel tufo. Un vino
che purtroppo non
abbiamo avuto mo-
do di assaggiare in
quanto le poche
bottiglie, frutto del-
la primissima speri-
mentazione, sono
andate rapidamen-
te esaurite.
In realtà gli appez-
zamenti di proprietà
dell’azienda sareb-
bero già sufficienti
per una produzione
di circa 8-10 mila
pezzi, cosa che in
effetti avverrà già
dall’annata in corso. Ma tutto ciò rap-
presenta soltanto l’inizio per Luigi,
che sta già pensando di migliorare ed
ingrandire la produzione acquistando
altri terreni, nuove macchine e forse
anche un piccolo capannone. Potrebbe
sembrare poca cosa, ma il tutto deve
essere rapportato alla piccolissima
realtà dell’isola. Solo così si può com-
prendere quanto, in questo luogo, sia
sottile il limite tra il riuscire a fare
viticoltura di qualità e il non riuscire
a farla. Anche perché tutto l’intero
processo produttivo dell’azienda, com-
preso l’imbottigliamento, è svolto inte-
ramente sull’isola, con tutte le oggetti-
ve difficoltà e i costi che questo com-
porta. A partire ad esempio dal sempli-
ce reperimento di risorse umane per la
preso l’imbottigliamento, è svolto inte-
ramente sull’isola, con tutte le oggetti-
ve difficoltà e i costi che questo com-
porta. A partire ad esempio dal sempli-
ce reperimento di risorse umane per la
vendemmia o dal trasporto delle uve
fino ai locali utilizzati per la vinifica-
zione. Ma pensiamo anche all’approv-
vigionamento di mezzi, merci e mate-
riali specifici per la viticoltura e l’eno-
logia, che qui diventa un’operazione
non banale e soprattutto dispendiosa.
Del resto anche le scorte di semplici
beni primari qui sono sempre molto
jjjjjjj
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