I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 21
SPECIALE VENDEMMIA 2017
oggetto di 2 fenomeni importanti che sono
le gelate di maggio e le grandini estive, che
hanno interessato anche il nostro territorio, il
Canavese. Questi 2 fattori, sommati anche ad
un'estate molto calda, hanno contribuito ad
avere una minora resa di produzione che, nelle
zone più colpite può essere ridotta anche di un
30/40%.
Noi personalmente, toccando ferro per queste
ultime settimane, siamo stati poco interessati
sia dalle gelate che dalle grandinate, che ci
hanno toccato di striscio con pochi danni. Su-
perate queste avversità meteorologiche la
conduzione della vigna è stata perfetta, in
quanto il caldo ha favorito il mantenimento di
uve sane con una gestione più "naturale"
possibile con pochi interventi. La scorsa setti-
mana abbiamo vendemmiato le uve per la ba-
se spumante, la cui vinificazione a metodo
classico non disdegna un'acidità più importan-
te per contribuire ad una maggiore solidità
e struttura nel tempo. Qui da no i ad inizio set-
tembre è piovuto e si sono abbassate le tem-
perature notturne. Due componenti che favori-
scono un'evoluzione di maturazione più ricca
di sostanza, di freschezza e di profumi. E' an-
cora presto per dirlo ma anche la 2017 potreb-
be essere, nonostante le avversità che ormai
negli ultimi anni ci stiamo abituando a gestire,
una buona annata”.
“Le vendemmie
sono tutte grandi e,
come i figli, quando
arrivano devono
per forza essere belle…
...ma cosa aspettiamo
a riaprire la caccia
al cinghiale?”
(Walter Massa)
Ultimo ma non meno importante è il contribu-
to del vulcanico Water Massa, che aggiunge
ancora altri interessanti spunti di riflessione
proiettati soprattutto sul prossimo futu-
ro: “Le vendemmie sono tutte grandi, e
come i figli, quando arrivano devono
per forza essere belle. Sui risultati
la natura aiuta sempre noi conta-
dini, anche se non sempre ci la-
scia fare il filotto. Chiaro è, che,
per come si è evoluto il clima
da qualche anno, è necessa-
rio ripensare le nostre stra-
tegie in vigna. Se in passato
si pensava a sfogliare e di-
radare, ora occorre fare il
contrario, sempre che ci si
trovi in presenza di una vi-
gna equilibrata. Anche se
non sembra, noi contadini
siamo costretti a stare al
passo con i tempi. Lo facesse-
ro anche coloro che pensano le
politiche agricole; ad esempio,
cosa aspettiamo a riaprire la
caccia al cinghiale? Che i cinghiali
si siano mangiati tutta l’uva? Tra le
tante cose utili per crescere, il gioco di
squadra è la principale”. ■
18
Walter Massa,
vice Presidente
della FIVI e titolare
di Vigneti Massa
21