I PIACERI DELLA VITE NUMERO 4 - SETTEMBRE 2017 | Page 12
SPECIALE VENDEMMIA 2017
“Sicuramente questa annata
sarà ricordata per le precipitazioni
scarse, per non dire nulle,
da Gennaio fino ad Agosto…”
(Massimo Bartolini - Enologo)
microclima fa storia a sé, specie in un
paese tanto eterogeneo morfologica-
mente come il nostro caro Stivale.
Ed è per questo che abbiamo preferito
girare l’interrogativo posto nel titolo
agli stessi vignaioli alle prese con la
vendemmia.
Alla fine, siamo riusciti a raccogliere un
discreto gruzzolo di testimonianze
provenienti da diverse regioni, dall’Et-
na fino alle Langhe. E il risultato è un
piccolo, ma reale spaccato dell’annata
vinicola italiana appena conclusasi o
quasi: un quadro sicuramente non e-
saustivo, ma comunque oggettivo e
concreto perché basato su testimo-
nianze reali, contestualizzate rispetto
allo spazio e al momento in cui ciascu-
no di loro si è pronunciato.
Il primo a farci arrivare le sue impres-
sioni è l’enologo Massimo Bartolini ,
che subito dopo Ferragosto ci ha offer-
to un quadro realistico della situazione
in generale, almeno fino a quel mo-
mento: “ Facendo l’enologo consulente
in diverse regioni italiane posso condi-
videre le mie esperienze riguardo
questa stagione. Sicuramente questa
annata sarà ricordata per le scarse
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(per non dire nulle) precipitazioni da
gennaio fino ad Agosto. A questo si
uniscono una gelata primaverile che
ha messo in ginocchio per lo più l’Italia
centro-settentrionale (si parlava di un
danno medio intorno al 30% che penso
sarà confermato a fine vendemmia,
sperando che non sia ancor più negati-
vo) e il continuo persistere della sicci-
tà, che ha portato ad una vendemmia
molto anticipata (basi spumante al sud
Italia raccolte a fine luglio, al centro
Italia alcune cantine sociali hanno
aperto i battenti prima di ferragosto,
cosa che non mi era mai capitato di
sentire nelle mie precedenti 18 ven-
demmie).
Abbiamo quindi assistito non ad una
maturazione fisiologica delle uve, ma
bensì ad un aumento della concentra-
zione zuccherina per disidratazione.
Questo ha comportato una minore
produzione, grappoli con acini disidra-
tati e quindi con poco succo e rese in
cantina piuttosto basse. Ovviamente
non bisogna fare di tutta l’erba un
fascio. Un ruolo importante, infatti, lo
ha giocato la cosiddetta “irrigazione di
soccorso”: chi ha avuto la possibilità e
disponibilità (in quanto alcuni vigneti
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