I PIACERI DELLA VITE NUMERO 3 - LUGLIO 2017 | Page 47
Tasting
notes
COSTE DI ROSE - Barolo DOCG 2013
La macerazione delle uve dura 10 giorni. Inizialmente il vino viene affinato per due anni,
una parte in botti di rovere di Slavonia da 30 e da 36 ettolitri ed, una parte, in piccoli fusti di
rovere francese da 225 litri, leggermente tostati. Segue l’assemblaggio nelle tradizionali
botti grandi di rovere e l’affinamento in bottiglia, spinto oltre i limiti minimi del disciplinare,
prima di essere messo in commercio.
Potremo esordire dicendo che il Barolo Coste di Rose è il più “facile” tra i cru, ideale per chi
intende avvicinarsi al Barolo, adattissimo ad essere gustato anche d’estate. Colore rosso
rubino tendente al granato. Delicate note tostate a bicchiere fermo, poi subito dopo una
rosa, una turgida ciliegia sotto spirito, speziate dolcezze ed un suggestivo preannuncio di
freschezza. Alla beva una dominanza acida non invadente, ritorno coerente di polposa frutta
con qualche nota di pepe e cioccolato. Tannini esuberanti in un vino dalla robusta struttura
che riesce ad accompagnare agile il sorso. Sul finale succosi rimandi di frutti rossi.
CANNUBI - Barolo DOCG 2013
Riceve identico affinamento del Coste di Rose. Le piccole botti di rovere sono, tuttavia,
sottoposte una media tostatura. Crescendo la consistenza del terreno, anche il vino è meno
immediato, apparentemente più chiuso, austero. Colore rosso rubino con riflessi granato.
Profumi che, in principio, stentano a mostrarsi, poi gradualmente si aprono ad un ciliegia
rossa matura e fiori appassiti. Una maggiore tostatura di botte arricchisce il succo con un
dolce speziato e note boisè.
Sentita sapidità e pronunciata freschezza per il Cannubi, in perfetta armonia con il corpo alto
e largo. Al palato più nitide le note cioccolatose e nocciolate frammiste ad una dolcissima
confettura di ciliegia. Tannini carezzevoli.
Nel complesso un vino impegnativo ma suadente che si concede, tuttavia, meno immediato
e facile rispetto al Costa di Rose.
SARMASSA Barolo DOCG013
Affinamento identico ai cru precedenti con la particolarità che le piccole botti di rovere
francese in cui è collocata una parte del mosto, riceve una tostatura medio forte. Un vino
con prospettive di maturazione più lungo rispetto ai precedenti che possono tranquillamen-
te essere collocate ad almeno 8 anni dalla vendemmia.
La somma austerità del Barolo. Il altri termini, Barolo “vecchia maniera”.
Colore rosso granato. Un calore pronunciato e sostenuto già al naso che trasporta una
complessa spaziatura predominante rispetto al frutto. Viola appassita, soffi vanigliati,
accenni di pepe e chiodi di garofano. Alla fine, tra tante spezie qualche ricordo di frutta
matura, soffuso e tenue. Al palato una piena coerenza gusto olfattiva, estrema ricchezza di
essenze, liquirizia, vaniglia, tabacco e prugna in confettura. Sapido, con tannini, nel comples-
so levigati ma con ancora tanta forza.
BAROLO DOCG RISERVA 2009
La macerazione sulle bucce dura circa 10 giorni, durante la quale sono effettuati periodici
rimontaggi soffici. Il Barolo Riserva invecchia 3 anni nelle tradizionali botti di rovere di
Slavonia di grande dimensione, che contribuiscono a renderlo armonico, equilibrato e ad
accrescerne la finezza del bouquet. Completa il suo elevage in bottiglia per diversi mesi e
può essere posto in commercio solo dopo circa 6 anni dalla vendemmia.
Il colore è rosso granato intenso, con unghia aranciata. Note cupe ed eteree al primo
impatto. Una speziatura scura e compatta, tabacco, radice di liquirizia, vaniglia, cannella,
sottobosco. Il gusto è estremamente austero che non si concede a facili piacevolezze
ostentando un eleganza vellutata. Attacco dolce al primo sorso che svela tutto il suo frutto,
in un primo tempo celato al naso, ciliegia matura, liquirizia, frutti rossi in confettura.
Sorso avvolgente ed appagante, con tannini misurati.
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