I PIACERI DELLA VITE - NUMERO 2 - APRILE 2017 | Page 25

sensoriale, nella quale le intense fra- granze di fiori, erbe e limoni si fondono con i profumi freschi e salmastri del mare riempiendoti le narici, mentre l’ubiquitaria bellezza gratifica il tuo sguardo in ogni direzione. Nei secoli, gli abitanti della costiera hanno rispettato ma anche sfidato questa natura così selvaggia, strap- pandole spazi per coltivare orti, pian- tare limoni e lavorare la vite. Quest’ultima si coltiva su terrazze rea- lizzate tirando su muretti a secco irre- golari, chiamati “ macére ”, che seguono i profili delle rocce. Ogni terrazzamen- to non è lungo più di 5 metri e, di solito, ospita al massimo 4 o 5 filari. E qui il vignaiolo è anche coltivatore e pe- scatore, ragion per cui la vigna è alle- vata alta per poter sfruttare la terra per piccoli orti di sussistenza. Da sempre fare vino in costiera signifi- ca trovare il giusto mix tra le uve a disposizione. Parliamo di uve da vigne che risalgono anche all’inizio del 900, quasi tutte a piede franco. Uve dai nomi esotici, ma strettamente legate al territorio: il Fenile, il Tronto di Furo- re, il Ripoli, il Pepella, la Ginestra, il Tintore di Tramonti sono nomi di uve di cui senti parlare solo qui (a volte anche jjjjjjjjj chiamate anche in modo diverso a se- conda dei dialetti). Uve che, l’isola- mento della zona, ha portato ad evol- versi su strade proprie e, molto spes- so, sorprendenti. A dispetto di una tradizione centenaria nella coltivazione della vite, l’enologia amalfitana è relativamente giovane e solo negli ultimi anni è stata davvero conosciuta ed apprezzata. Non a caso iniziamo il nostro enoviaggio sulla co- stiera da una piccola azienda (ma qui son tutte piccole!): visitiamo Le Vigne di Raito , appena due ettari vitati che sovrastano la cupola di Vietri sul Mare, estremo sud della costiera. Qui Patrizia Malanga inizia la sua avventura nel 2001, impiantando Aglianico e Piedi- rosso sulle piccole terrazze. Finalmente nel 2007 vede la luce la prima annata del Ragis Rosso (80% aglianico e 20% Piedirosso), un vino prodotto in agricoltura biologica, vini- ficato in acciaio, affinato per un anno in botti di rovere e tenuto a riposare in bottiglia per almeno 15 mesi. Un rosso che si porta dentro la roccia, il vento e il mare, donando sensazioni che si kkkk I vigneti di Ettore Sammarco sulle pendici del Monte Brusara a Ravello, nel cuore della costiera Amalfitana 24 25