I PIACERI DELLA VITE NUMERO 1 - FEB 2017 | Page 23

Andrea Cervone, 41 anni. Il“ Cortador italiano” vive tra Gaeta e Roma, ma la sua casa è girare il mondo. ndrea Cervone l’ abbiamo conosciuto circa 10 anni fa’ a Napoli, nelle storiche mura di Castel Dell’ Ovo, tra curiosi e appassionati visitatori di una delle primissime edizioni della rassegna enogastronomica“ Vitigno Italia”. Di lui ci colpirono soprattutto due cose: la qualità dei prodotti che ci propose in assaggio e la grande professionalità con cui lo fece. Fu così che, senza pensarci due volte, lo invitammo a partecipare alla prima edizione di Wine Day, nel 2009. Una collaborazione che da allora si è ripetuta per tante altre volte con grande successo. La professionalità di Andrea si è evoluta e raffinata nel tempo, ma ha mantenuto sempre alla base del suo lavoro quel grande rispetto per gli animali, la natura e la storia del prodotto, che sono per lui una vera e propria missione culturale. Sembra incredibile che in Italia, Paese di ottimi prosciutti e grandi prosciuttifici, non esista ancora tale figura. Anzi no, il primo è Andrea Cervone.
■ Andrea, possiamo dire che oggi tu rappresenti il primo e unico testimonial di un mestiere che in Spagna è una vera e propria arte. Parliamo delAndrea, possiamo dire che oggi rappresenti il primo e unico testimodell’ arte del taglio del jamón, che tu hai appreso attraverso i tuoi viaggi nella Penisola Iberica. Ti conosciamo ormai da qualche anno e sappiamo bene che, per te, tutto ciò rappresenti più che una semplice professione. Tu la definisci:“ Una esperienza tradizionale”. Puoi dirci meglio cosa intendi con questa breve frase? << Sono tre parole dai significati ben distinti e definiti, ma comunque strettamente legati tra essi. Provo a spiegarmi.“ Una”, in quanto unica è la passione per il cibo, che nasce in me sin da piccolo, un po’ come per tanti chef, guardando la nonna e la madre cucinare. Quella grande passione nel 2006 mi ha portato ad importare solo prodotti gourmet, per distinguermi nel mercato nazionale tradizionale.“ Esperienza” per me è sinonimo di tempo, sacrificio e dedizione al lavoro, necessari per acquisire la giusta conoscenza e padronanza della professione che amo e che forse in Italia non è mai esistita. Con la mia esperienza mi sono reso conto di quanto bello, vasto, interessante ed emozionante fosse il mondo del food. Con“ Tradizionale” invece intendo la mia storia, che nasce dal passato, da Boston negli Stati Uniti, dove il mio bisnonno aveva una drogheria, salumeria e prodotti alimentari. Un passato legato ad un mestiere jjjjjjjj
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