I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 613

dimostrato che una miscela isoparaffinica di idrocarburi (ISOPAR-E™), contenuta nei cosiddetti "sbianchettatori" per dattilografia produce tolleranza crociata con il TCE. Nel loro insieme questi dati forniscono evidenza clinica della possibilità che l'assunzione cronica di solventi, quando interrotta, possa evocare l'insorgenza di una sindrome astinenziale. Proprieta' stimolo-discriminative dei solventi Gli studi di farmacodiscriminazione consolidano il concetto di un meccanismo d'azione dei solventi sovrapponibile a quello prodotto dalle sostanze appartenent i alla classe dei sedativi-ipnotici-ansiolitici. Come ben noto, le procedure di farmacodiscriminazione ci permettono di caratterizzare l'effetto enterocettivo di sostanze psicotrope negli animali da esperimento. Classicamente, gli animali sono addestrati a distinguere tra la somministrazione della sostanza in esame e del suo veicolo in una gabbia di Skinner a due leve. L'accesso al rinforzo è consentito in seguito alla pressione su una delle due leve, quando viene somministrato il farmaco e sull'altra, quando viene somministrato il veicolo. Dopo un adeguato numero di sessioni, gli animali associano con precisione il farmaco, o il suo veicolo, con la leva appropriata. Quando l'addestramento è completato, è possibile saggiare nuove sostanze al posto di quella con la quale è stato effettuato l'addestramento stesso. Se, facendo seguito alla somministrazione della sostanza in esame, l'animale preme la leva precedentemente associata con il farmaco (generalizzazione dello stimolo) si può affermare che tale sostanza appartiene alla stessa classe farmacologica. I solventi agiscono da stimoli discriminativi, come dimostrato dal fatto che, ad esempio, ratti sono stati addestrati con successo a discriminare tra la somministrazione intraperitoneale di toluene e il veicolo. In questi animali sia i barbiturici che l'oxazepam, ma non la morfina e la clorpromazina, generalizzano per lo stimolo discriminativo del toluene . In topi addestrati a discriminare il pentobarbitale dal veicolo, o l'etanolo dal veicolo, il toluene, il TCE e l'alotano generalizzano per il farmaco di addestramento . Recentemente l'ISOPAR-E™ si è dimostrato capace di generalizzare per l'etanolo, sebbene a dosi che inducono depressione indiscriminata del comportamento. Presi nel loro insieme questi studi suggeriscono che le proprietà tossicomanigene dei solventi organici sono correlate al loro effetto depressivo, anche se gli studi clinici non sono perfettamente in accordo con queste conclusioni. Tossicologia clinica: abuso e dipendenza Non sono attualmente presenti in letteratura studi che abbiano specificamente indagato su quali siano gli effetti dei solventi responsabili dell'insorgenza e del mantenimento dell'abuso di queste sostanze. E' comunque evidente che gli effetti neuropsicofarmacologici acuti causati dall'inalazione di solventi siano caratterizzati da stimolazione e disinibizione a basse dosi, seguiti da depressione alle dosi più elevate. Questa curva dose- risposta bifasica è prodotta tipicamente dalla ingestione di etanolo e la presenza di eloquio non fluido e di incoordinazione motoria a seguito della inalazione di solventi conferma ulteriormente le similitudini esistenti fra intossicazione da solventi e da etanolo. Comunque, i solventi differiscono dall'etanolo in quanto questi possono causare delirio e allucinazioni. Particolarmente pericolosa è 613