I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 580

C. MAO A INIBITORI SELETTIVI E REVERSIBILI (RIMA) Effetti collaterali: Nausea, cefalea, insonnia MECLOBEMIDE BROMFAROMINA TOLOXATONE BEFLOXATONE 2. ANTIDEPRESSIVI TRICICLICI Sono molecole(definite così in base alla lorostruttura chimica contenente 3 anelli) capaci di inibire la ricaptazione delle amine biogene cioè di NA, DA, 5HT. Tali olecole sono state sintetizzate quasi contemporaneamente alle Fenotiazine e, come quest‘ ultime, erano risultate efficaci nel controllo dei sintomi positivi della schizofrenia. Saggiati come antipsicotici, i triciclici risultarono inattivi, tuttavia si rilevò 1 particolare eficacia antidepressiva in quei pazienti schizofrenici in cui era presente 1 componente depressiva. L‘ effetto antidepressivo si verifica solo dopo 2-3 settimane di terapia perché tali farmaci tendono ad elevare la densità dei recettori x le catecolammine nell‘ encefalo. Per promuovere la biosintesi dei recettori, il nostro organismo impiega alcuni giorni, per cui l‘ effetto antidepressivo di tali farmaci non è repentino. Interazioni con altri farmaci. Essendo fortemente legati alle proteine, il loro effetto è potenziato da farmaci che competono per questo legame, come l‘aspirina. Determinano inoltre, con meccanismo sconosciuto, il potenziamento dell‘effetto dell‘alcol: la loro assunzione contemporanea può determinare una forte depressione respiratoria. Interagiscono anche con vari antiipertensivi. Tossicità acuta. Sono spesso utilizzati a scopi suicidi. I loro effetti si manifestano soprattutto a carico della trasmissione del sistema nervoso centrale e a livello cardiaco. L‘effetto iniziale dell‘intossicazione comprende euforia e delirio, che possono essere accompagnati da convulsioni. A questi effetti segue uno stato di coma e di depressione respiratoria che possono durare diversi giorni. Sono marcati anche gli effetti atropino simili. Possono comparire aritmie cardiache V e SV: la morte improvvisa può sopraggiungere a causa di FV. Farmacocinetica Vengono rapidamente assorbiti dopo somministrazione orale, e sono legati alle proteine plasmatiche per il 90-95%. Si legano ai tessuti extravascolari e a causa del loro forte legame alle proteine hanno lenta eliminazione. Inoltre la dialisi extracorporea è inefficace nell‘intossicazione acuta. Vengono metabolizzati a livelli epatico, tramite una demetilazione ed una idrossilazione. Questi processi danno luogo alla formazione di metaboliti ancora parzialmente attivi. La loro emivita complessiva può variare dalle 10-20 ore alle 80 ore. Uso clinico. 580