I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 529
somministrazione di dantrolene che inibisce la contrazione muscolare
prevenendo la liberazione di calcio dal reticolo sarcoplasmatico.
- SUXAMETONIO (SUCCINILCOLINA) ha una durata d‘azione molto breve in
quanto è idrolizzato dalle colinesterasi plasmatiche. Viene utilizzato
principalmente in caso di intubazione tracheale o per manovre di breve durata
- DECAMETONIO
Schema finale dei bloccanti gangliari:
Farmaco
SUSSAMETONIO (d)
TUBOCURARINA
Azione
(min)
3
30
GALLAMINA
PANCURONIO
VECURONIO
ATRACURONIO
15
60
15
10
Eliminazione
ChE plasmatiche
70% epatica
30% renale
> 95% renale
80% renale
> 95% epatica
Idrolisi spontanea
INIBIZIONE DELLA SINTESI DELL‘Ach. La sintesi dell‘Ach avviene in molti
stadi, ma solo uno può essere efficacemente alterato farmacologicamente ed è quello
del trasporto della colina, ricaptata, all‘interno della terminazione nervosa.
L‘emicolonio e la trietilcolina sono i due farmaci che agiscono a questo livello, ma
non sono clinicamente utili e usati solo sperimentalmente.
INIBIZIONE DELLA LIBERAZIONE DI Ach. La liberazione dell‘Ach dalla
terminazione nervosa avviene per esocitosi, provocata dall‘ingresso di Ca++ nella
terminazione. Ioni magnesio e gli aminoglicosidi inibiscono questo ingresso di calcio.
I calcio-antagonisti non sono efficaci in questo processo in quanto i canali del calcio
presenti sulla muscolatura liscia sono diversi da quelli presenti a livello della
terminazione nervosa. Esistono due inibitori specifici della liberazione dell‘Ach: la
tossina botulinica e la alfa-bungarotossina.
La toss ina botulinic a si lega molto saldamente alle terminazioni nervose colinergiche:
il legame di poche molecole di tossina è in grado di inibire la liberazione dell‘Ach.
L‘avvelenamento da tossina botulinica causa la progressiva paralisi del sistema
nervoso simpatico e di quello motorio ed è caratterizzato da secchezza delle fauci,
offuscamento della vista, difficoltà nella deglutizione seguiti da progressiva paralisi
respiratoria. Esiste una antitossina, che risulta efficace se somministrata prima
dell‘insorgenza dei sintomi: se la tossina ha avuto il tempo di legarsi non è più
rimovibile dal sito, in quanto il legame è irreversibile. La tossina botulinica può
essere utilizzata localmente per il trattamento del blefarospasmo e di altri spasmi
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