I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 202
a quel tempo, risulta, infatti, che i metodi di purificazione conosciuti e utilizzati per
ottenere la penicillina come composto puro erano:
Distribuzione tra acqua e solventi organici. Questo processo sarà la base dei
metodi di purificazione usati per al produzione commerciale della penicillina.
Si basa sul fatto che, essendo la penicillina un acido, è più solubile se presente
in tale forma in solventi organici mentre se si trova come sale è più solubile in
acqua ed è così possibile estrarre l'antibiotico da una soluzione acquosa
acidificata in una soluzione di solventi organici. I solventi più usati per
l'estrazione della penicillina dalla soluzione acquosa sono l'amilacetato, il
butilacetato e il cloroformio. Quest'ultimo che non può essere usato però per
l'estrazione della p-idrossibenzilpenicillina perché essa ha un coefficiente di
ripartizione tra il cloroformio e l'acqua troppo piccolo. La penicillina può
anche essere estratta da una soluzione acquosa neutra con l'n-butanolo e, in tale
caso, la sua solubilità in acqua viene diminuita saturando la soluzione con
solfato di ammonio.
Cromatografia su colonna di allumina.
Cromatografia di ripartizione su gel di silice
Precipitazione della penicillina come sale attraverso l'aggiunta di basi
organiche e ammoniaca ad una soluzione del suo acido in solventi organici.
Il fatto di essere riusciti a purificare la penicillina rappresentò un grande passo avanti
per i suoi utilizzi terapeutici, reso ancora più importante dal momento che la guerra in
corso richiedeva grandi quantitativi di antibiotici per curare molteplici infezioni. Il
suo uso iniziale sui pazienti fu accompagnato da numerosi effetti secondari tanto da
suscitare dei dubbi sui suoi utilizzi come antibiotico. In realtà si scoprì che tali effetti
non erano altro che la conseguenza di alcune impurità, ancora presenti nella sostanza,
che scomparivano con una sufficiente purificazione.
Molti risultati dei lavori compiuti negli anni trenta e quaranta in Gran Bretagna e
negli Stati Uniti, furono pubblicati solo al termine della guerra, a causa delle
restrizioni date dai governi dei due Paesi. Gli scienziati inglesi, infatti, avevano
formato un comitato, consistente di rappresentanti di diversi gruppi di ricerca, e
datarono progressivamente gli scritti sulle varie scoperte circa la penicillina, definiti
come serie "PEN". Questi invece di essere normalmente pubblicati furono spediti alla
segreteria del comitato stesso. Verso la fine del 1943 il Medical Research Council
prese il controllo dei lavori sull'antibiotico e diede origine al Comitato per la sintesi
della penicillina che rimpiazzò quello precedente. Gli scienziati americani
comunicavano, invece, i loro risultati al Committee on Medical Research of the
Office of Scientific Research and Developement. A mano a mano che le ricerche
procedevano diventava però sempre più evidente che sarebbe stata necessaria una
collaborazione tra Stati Uniti e Gran Bretagna dato che una conclusione favorevole
delle ricerche avrebbe avuto esiti positivi anche sul piano bellico. Iniziò, quindi, un
periodo di intensa collaborazione tra i comitati di ricerca dei due paesi che durò dal
1943 al 1945.
Florey, visto la difficoltà finanziaria della Gran Bretagna per continuare a
sovvenzionare gli studi e cercare di aumentare la produzione di penicillina, fu
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