I Meccanismi d' azione dei Farmaci June. 2015 | Page 198
Sono capaci di bloccare le transpeptidasi batteriche (PBP) enzimi coinvolti nella
sintesi della parete batterica, deputati all‘ assemblamento dei polimeri lineari di
peptidoglicano.
La resistenza è data dalle beta lattamasi che aprono l‘ anello beta lattamico, da
mutazioni della PBP, da perdita o diminuita espres-sione delle porine o variazioni dei
componenti polisaccaridici del-la parete.
Si dividono in 5 classi:
a. PENICILLINE
STORIA DELLE PENICILLINE
Nel periodo che va dalla sua scoperta (1928) fino ai primi anni dopo la seconda
guerra mondiale si condussero moltissime ricerche sull a Penicillina G. Questo grande
interesse per la penicillina G fu determinato dal fatto che ci si rese sempre più conto
dell'importanza che poteva assumere in medicina e dal fatto che bisognasse trovare
nuove cure per le infezioni dei soldati in guerra. La sua scoperta, più che mai fortuita,
si può inserire bene, però, in quel filone di studi che, già a partire dalla fine del XIX
secolo, aveva interessato gli scienziati: la cura di malattie per mezzo di prodotti
chimici. Tali prodotti devono essere capaci di distruggere i batteri nocivi, che si sono
introdotti nell'organismo, senza danneggiare i tessuti colpiti da essi. Tra questi
possono venire inclusi gli antibiotici, ossia delle sostanze prodotte da muffe o funghi,
che sono in grado di impedire lo sviluppo di numerosi germi patogeni. Già nel 1887
lo stesso Pasteur aveva notato che lo sviluppo di batteri che provocavano l'antrace,
una malattia mortale che poteva colpire sia i bovini che gli ovini e trasmettersi anche
all'uomo, veniva impedito da altri batteri. Egli pensò che questo fatto potesse essere
sfruttato nella cura delle malattie. Si deve a Ernst Chayn e Howard Walter Florey la
scoperta del metodo di purificazione della penicillina dal brodo di coltura e la
scoperta del suo grande potere antibiotico e, quindi, della possibilità di poterla usare
come farmaco sull'uomo.
Caratteristiche e proprietà chimico-fisiche
Vanno sotto il nome di Penicilline tutti quegli antibiotici considerabili come Nacilderivati dell'acido 6-ammino-penicillico, 6-APA. Esistono, quindi, vari tipi di
penicilline che possiedono tutti proprietà biologiche e chimiche simili ma
differiscono per la composizione della catena laterale. Si parla, infatti, di penicillina
G, ad esempio, nel caso in cui ci sia un gruppo benzile oppure di penicillina N nel
caso si abbia come catena laterale il resto dell'acido D--amminoadipico. Se presenti
sotto forma di acido tutti i tipi di penicillina sono solubili in alcoli, chetoni, eteri e
esteri; sono, invece, poco solubili negli idrocarburi aromatici e sono insolubili in
quelli alifatici. In tale forma sono, inoltre, moderatamente solubili in acqua dove
perdono facilmente la loro attività biologica. Le penicilline, infatti, si presentano
generalmente come dei composti relativamente instabili dal punto di vista chimico.
Per azione blanda di reagenti alcalini o per effetto dell'enzima penicillinasi, si
trasformano nell'acido penicilloico per dare poi luogo, per decarbossilazione,
all'acido penilloico. In soluzioni acide diluite subiscono delle reazioni intramolecolari
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