I_Canti_di_Castelvecchio Canti di Castelvecchio | Page 25

NOTTE D’INVERNO Il Tempo chiamò dalla torre lontana... Che strepito! È un treno là, se non è il fiume che corre. O notte! Né prima io l’udiva, lo strepito rapido, il pieno fragore di treno che arriva; sì, quando la voce straniera, di bronzo, me chiese; sì, quando mi venne a trovare ov’io era, squillando squillando nell’oscurità. Il treno s’appressa... Già sento la querula tromba che geme, là, se non è l’urlo del vento. E il vento rintrona rimbomba, rimbomba rintrona, ed insieme risuona una querula tromba. E un’altra, ed un’altra. - Non essa m’annunzia che giunge? - io domando. - Quest’altra! - Ed il treno s’appressa tremando tremando nell’oscurità. Sei tu che ritorni. Tra poco ritorni, tu, piccola dama, sul mostro dagli occhi di fuoco. Hai freddo? paura? C’è un tetto, c’è un cuore, c’è il cuore che t’ama qui! Riameremo. T’aspetto.