un’osservanza della lettera delle leggi che può essere solo oggetto del giudizio umano, bensì agiate
nello spirito della legge, per rispetto del dovere […]. Lo spirito della vostra preghiera (ancora parole di
Gesù) sia che voi, animati dal pensiero della divinità, facciate dinanzi ad essa fermo proponimento di
consacrare tutta la vostra vita alla virtù […]. Agite secondo una massima tale che, ciò che voi volete
che valga come legge universale tra gli uomini, valga anche per voi: questa è la legge fondamentale
della moralità, il contenuto di tutte le legislazioni e dei libri sacri di tutti i popoli. Entrate attraverso
questa porta del diritto nel tempio della virtù […]. Non colui che grida a Dio e gli offre sacrifici è un
membro del suo regno, ma solo colui che fa la sua volontà, la quale si annuncia all’uomo nella legge della sua
ragione […].
Così si opponevano sempre a Gesù i pregiudizi degli ebrei, che non domandavano certo un maestro
che cercasse di migliorare i loro costumi e li ritraesse dai loro pregiudizi opposti alla moralità, bensì
volevano un Messia che li liberasse dalla soggezione ai romani.: ed un tale Messia non lo trovava