Guide agli itinerari più belli d'Italia Venezia - Dic. 2013 | Page 21
Museo Correr
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Il Museo Correr è un museo della città di Venezia, situato nel sestiere di San
Marco, presso Piazza San Marco e fa parte della Fondazione Musei Civici di
Venezia.
La raccolta ha sede dal 1922 in Piazza San Marco, negli spazi dell'Ala
Napoleonica e di parte delle Procuratie Nuove.
La progettazione e l'inizio della realizzazione dell'Ala Napoleonica risalgono
agli anni in cui Venezia fa parte del Regno d'Italia (1806-1814) di cui
Napoleone è il sovrano, viceré il figliastro Eugenio di Beauharnais. Viene edificata nell'area ove precedentemente
si trovava la chiesa di San Geminiano (antica, ma riedificata a metà Cinquecento da Jacopo Sansovino) e, ai suoi
lati, le prosecuzioni delle Procuratie Vecchie e Nuove, cioè delle due lunghissime fabbriche che si affacciano sulla
Piazza e che avevano ospitato uffici e residenze di alcune delle maggiori cariche della Repubblica di Venezia. Il
nuovo edificio dovrebbe costituire la sede di rappresentanza dei nuovi sovrani, ma l'impresa avrà termine solo a
metà Ottocento. Ospita quindi, sotto la dominazione austriaca, anche la Corte Asburgica, nelle frequenti visite a
Venezia, e le rappresentanze politiche, militari e diplomatiche del Lombardo-Veneto, di cui Venezia, assieme a
Milano, è all'epoca la capitale. L'Ala Napoleonica, con la doppia facciata monumentale, il suggestivo portico,
l'arioso Scalone, la ricca Sala da Ballo, viene progettata dagli architetti G. A. Antolini, Giuseppe Soli e Lorenzo
Santi. Quest'ultimo nel terzo decennio dell'Ottocento sistema e ordina tutto il complesso del Palazzo Reale che si
espandeva anche lungo le Procuratie Nuove, fino alla Libreria Marciana, a parte dell'edificio della Zecca, al
Giardinetto Reale.
Il pittore veneziano Giuseppe Borsato imposta il decoro degli
ambienti secondo una personale e attenta rilettura dello stile
Impero, sotto l'influenza degli architetti e arredatori francesi Percier
e Fontaine e dello stile Biedermeier, che all'epoca si va imponendo
nelle principali corti europee. L'affresco a soffitto sullo Scalone
d'ingresso che raffigura la Gloria di Nettuno è di Sebastiano Santi
(1837-1838).
L'edificio conserva ancora molti dei tratti distintivi dell'età di
Bonaparte e di quella degli Asburgo: architettura e decorazioni
affreschi e arredo di gusto neoclassico danno una testimonianza
importante della cultura e dei linguaggi di un'epoca. Soprattutto,
essa attesta, quasi in contrapposizione con l'antico Palazzo dei Dogi, la volontà di rifondare una nuova stagione
della storia di Venezia, emblematicamente rappresentata da questa moderna reggia.