Guide agli itinerari più belli d'Italia Palermo - Dic. 2013 | Page 13
Chiesa di Santa Maria dello Spasimo
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chiese,palermo
La chiesa dello Spasimo si
trova nel quartiere dalla
Kalsa, una delle parti più
antiche
della
città
di
Palermo. Attorno al 1506 il
giureconsulto palermitano
Giacomo
Basilicò,
particolarmente devoto alla
'Madonna
che
soffre
dinanzi al Cristo in croce',
dono' del terreno ai padri
di Monte Oliveto per farvi
38.11437°N , 13.37190°E
edificare una chiesa e un convento.
I lavori iniziarono nel 1509, ma non furono mai conclusi. Sotto la minaccia
dell'invasione turca infatti, alcuni anni più tardi si rese necessario il
consolidamento dei sistemi di difesa della città. Vennero costruite nuove
cinte murarie e, attorno alla chiesa, nel 1537 venne fatto scavare un fossato
proprio laddove doveva sorgere il convento. Nel 1569 il Senato di Palermo
acquistò il complesso per esigenze militari e i monaci vennero fatti trasferire
altrove.
Nel 1520 l'edificio, di grande importanza a quel tempo per l'intera comunità palermitana, si era arricchito di un
capolavoro d'inestimabile valore, lo Spasimo di Sicilia dipinto da Raffaello Sanzio, che raffigura appunto lo
sgomento di Maria dinanzi al Cristo crollato sotto il peso della croce. Dopo il trasferimento dei monaci, la
struttura cadde in disuso e l'allora viceré di Palermo Don Ferdinando D'Ayala lo donò a Filippo V re di Spagna in
cambio di agevolazioni e di favori.
Il dipinto rimase in Spagna e oggi è conservato al Museo del Prado di Madrid. A Catania, nella chiesa di San
Francesco all'Immacolata, ne esiste una buona copia, realizzata su tavola nel 1541 da Jacopo Vignerio.
Nel 1582 la chiesa venne adibita a sede di spettacoli pubblici, una specie di primo esempio di 'teatro stabile' in
Italia, ma nel secolo successivo un'epidemia di peste ne rese necessario l'utilizzo come lazzaretto per gli ammalati.
Terminata l'epidemia, gli ambienti furono adibiti a granaio e a magazzino. A metà del settecento crollò la volta
della navata centrale della chiesa, che non verrà mai più ricostruita.
Una tela del pittore Giovanbattista Carini, conservata nella Civica Galleria d'arte moderna di Palermo, ci mostra la
chiesa dello Spasimo nel 1836: le coperture delle volte sono assenti; il pavimento, sconnesso e devastato, è
ricoperto dalle macerie dei muri crollati; il transetto è brutalmente serrato da un cancello di tavole di legno.
Ovunque regna il silenzio e l'abbandono anche se, a sinistra, s'intravedono i profili di due personaggi che
conversano. Della grande chiesa benedettina fondata nel 1509 nelle forme eleganti del tardo-gotico, non rimane
più nulla.
Dal 1855 al 1985, la struttura fu trasformata in ospizio per i poveri e nosocomio, ma l'architettura venne in gran
parte sconvolta per poterne ricavare gli ambienti per i ricoverati. Nel secondo dopoguerra il sito fu ridotto in
discarica, e solo nel 1985, grazie alla volontà dei cittadini e delle Pubbliche Amministrazioni, furono iniziati i lavori
di recupero delle strutture fatiscenti.
Oggi lo Spasimo ospita eventi culturali, rappresentazioni teatrali e musicali, e dal 1995 è stata prevista la sua
apertura anche nelle ore notturne.