Guide agli itinerari più belli d'Italia Catania - Dic. 2013 | Page 21
Teatro Greco
Postato da Guiditaly
Guiditaly
archeologia,catania
Insigne monumento d'età
37.50274°N , 15.08363°E
romana il Teatro romano
sorge sul fianco meridionale
dell'altura
occupata
sin
dall'età greca da edifici
pubblici e privati.
Nel XVIII secolo il Principe di
Biscari eseguì scavi per
liberare le strutture antiche
che, col trascorrere del
tempo, erano state coperte
da case, e recuperò elementi
della decorazione della scena
che portò nel suo Museo. Dopo un lungo periodo di abbandono e di
disinteresse, in cui nuove fabbriche andavano a sovrapporsi al monumento,
iniziarono poderose operazioni di espropriazione, impegnativi lavori di
demolizione delle strutture moderne e di restauro di quelle antiche. La parte
più consistente di tali lavori è stata eseguita tra il 1950 ed il 1970 ed ha
portato al recupero della cavea e di gran parte degli ambulacri.
Le espropriazioni sono riprese nel 1991 ed hanno determinato l'acquisizione
di tutti gli edifici posti sul lato orientale del monumento nel cui interno sono state individuate, e parzialmente
restaurate, nuove porzioni degli ambulacri, dell'edificio scenico e degli ambienti ad esso connessi.
La cavea del Teatro è costituita da nove cunei delimitati da otto scalette. Divisa orizzontalmente da praecinctiones,
è definita, nella parte superiore da un ambulacro che si apre verso l'esterno con grandi porte alternate a finestre,
al quale, in antico, si addossava probabilmente un loggiato (porticus in summa gradatione). Mentre la parte
inferiore (ima cavea), caratterizzata dalla presenza di gradoni in calcare, è direttamente poggiata sul pendio
naturale, la media e la summa cavea sono sostenute da poderosi muri radiali attraversati da due ambulacri
collegati tra loro da scale. Dagli ambulacri si accede ai diversi settori delle gradinate. La cavea è strutturalmente
connessa all'edificio scenico e comunica con esso mediante un complesso sistema di corridoi, rinvenuti nel corso
degli ultimi lavori e a seguito delle recenti espropriazioni. Essi consentivano il passaggio, oltre che agli ambienti
retrostanti il palcoscenico (postscaenium), anche alle torri scalari. L'edificio scenico in antico dovette essere
imponente. La sua fronte era lussuosamente ornata da statue collocate dentro esedre fiancheggiate da colonne di
ordine corinzio poste su piedistalli con delfini in rilievo. Alla sua base, tra alte zoccolature decorate da bassorilievi,
si aprivano tre porte attraverso cui gli attori giungevano sul palcoscenico.
Dopo le ultime campagne di scavo, eseguite dalla Sezione Archeologica della Soprintendenza di Catania, è ben
visibile la porta orientale con due grandi colonne ai lati, delle quali oggi si vedono in situ le basi in pietra lavica e,
solo per quella posta sul lato sinistro dell'ingresso, il piedistallo marmoreo decorato con bucrani e teste taurine
del tutto simile a quello recuperato dal Principe di Biscari. La porta hospitalis e gli ambienti retrostanti, intorno al
XVI secolo, furono occultati per la costruzione di una casa che si sovrappose anche alla porta regia, della quale è
visibile finora solo il fianco orientale in opus latericium, privo dei rivestimenti marmorei. Davanti alla fronte della
scena si estendeva un largo palcoscenico la cui fronte, movimentata da piccole nicchie rivestite in marmo e
decorate da statue, come quella raffigurante Leda col cigno, copia romana di un originale greco di Timoteo (IV
secolo a.C.), era coronata da una cornice in marmo con motivi vegetali stilizzati.
L'orchestra conserva il pavimento marmoreo in opus sectile il cui disegno è dato da grandi cerchi inscritti dentro
quadrati. Esso fu restaurato già in antico allorché, essendosi rovinato anche per la fragilità dei marmi che lo
componevano, fu integrato, con lastre di marmo bianco, senza rispettare il disegno originario. Invasa da numerosi
piccoli recinti per animali nella prima metà del V sec. d.C., l'orchestra, tra il 600 e il 650 d.C., fu ricolmata da un
poderoso crollo delle parti alte della scena e della cavea come indica la presenza di grandi blocchi in calcare,
relativi alle gradinate, di capitelli, di parti di colonne e di sculture relative alle decorazione del palcoscenico e della
fronte della scena.
Nel medioevo, distruggendo parte dell'orchestra già coperta da macerie, fu costruita una struttura quadrangolare
a grandi blocchi squadrati di calcare, del tutto simili a quelli di un poderoso muro scoperto nel 1919 al di sotto
dell'edificio moderno che grava sul lato occidentale del monumento. Tale muro è stato inteso come elemento
strutturale di un più antico Teatro greco a struttura trapezoidale.