Guide agli itinerari più belli d'Italia Catania - Dic. 2013 | Page 11
Etna
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vulcani,parchi,catania
L'Etna è il vulcano più
grande dell'Europa e
tra i vulcani più attivi del
mondo. Le sue eruzioni
avvengono
sia
in
sommità,
dove
attualmente si trovano
quattro crateri, sia dai
fianchi, fino ad altezze
di poche centinaia di
metri sopra il livello del
mare.
L'attività
sommitale può potrarsi
per molti anni con poche interruzioni (p.es. 1955-1971; 1995-2001), e spesso
caratterizza gli intervalli fra un'eruzione di fianco e un'altra. Tali intervalli
possono durare da pochi mesi a più di 20 anni, anche se negli ultimi 40 anni
l'intervallo medio fra le eruzioni di fianco è stato di circa 2 anni. La durata di
un'eruzione di fianco può essere di poche ore, però in altri casi può
superare un anno (1991-1993: 472 giorni; 2008-2009: 419 giorni).
37.75035°N , 14.99971°E
I quattro crateri sommitali sono: la Voragine e la Bocca Nuova, che si sono formate all'interno del Cratere Centrale
rispettivamente nel 1945 e 1968, il Cratere di Nord-Est, che esiste dal 1911 che è attualmente il punto più alto
dell'Etna (3330 m), e infine il Cratere di Sud-Est, nato nel 1971, che recentemente è stato il più attivo dei quattro
crateri. Questa configurazione contrasta notevolmente con quella di circa un secolo fa, quando in cima all'Etna si
trovava il solo Cratere Centrale.
Fino a tempi recenti, l'Etna veniva considerato un vulcano prevalentemente effusivo, cioè caratterizzato soprattutto
dall'emissione di colate laviche. Esse possono causare danni materiali ma non rappresentano una minaccia diretta
per la vita delle 900 mila persone che vivono nelle zone potenzialmente a rischio. Tuttavia, studi recenti hanno
rivelato che questo vulcano risulta capace di dar luogo anche ad una attività fortemente esplosiva, come l'eruzione
pliniana del 122 A.C.. Più recentemente si è osservato, soprattutto dalla fine degli anni 70, un forte incremento di
episodi eruttivi esplosivi soprattutto ai crateri sommitali. Questo si è dimostrato in modo notevole durante le
eruzioni sommitali del 1995-2001, con circa 150 episodi di fontane di lava (anche conosciuti come parossismi), la
maggior parte delle quali ha generato alte colonne di gas e cenere.
Le eruzioni di fianco del 2001 e del 2002-2003 evidenziano come anche questa tipologia di eruzione può generare
significative quantità di materiale piroclastico (cenere, lapilli, bombe e blocchi). Diversamente dai parossismi
sommitali, che di solito hanno durate massime di poche ore, le ricadute di materiale piroclastico durante eruzioni
di fianco possono andare avanti per diverse settimane/mesi e causare problemi e disagi nelle zone popolate,
oltre a rappresentare una seria minaccia per il traffico sia terrestre che aereo.
La fase più recente di attività eruttiva dell'Etna è cominciata a gennaio 2011, con il primo in una serie di episodi di
fontane di lava (parossismi); il 24 aprile 2012 è avvenuto il 25° episodio di questa serie. Tutti sono avvenuti da un
nuovo cratere, ubicato sul fianco orientale del cono del Cratere di Sud-Est. Inizialmente questo cratere era una
depressione di sprofondamento (pit crater), che per le abbondanti ricadute di materiale piroclastico si è
rapidamente trasformato in un nuovo cono alto più di 200 metri.