Guide agli itinerari più belli d'Italia Bologna - Dic. 2013 | Page 6
Basilica di San Petronio
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La Basilica di San Petronio è la
44.49326°N , 11.34317°E
chiesa principale di Bologna,
dove domina Piazza Maggiore.
La sue imponenti dimensioni
(132 metri di lunghezza e 60 di
larghezza, con un'altezza della
volta di 45 metri) ne fanno la
quinta chiesa più grande del
mondo. Dedicata al santo
patrono della città (che ne fu
vescovo nel V secolo), la sua
costruzione risale al 1390,
quando il comune diede
incarico a Antonio Di Vincenzo
dei lavori di edificazione di una
grande cattedrale in stile gotico, che nelle prime intenzioni voleva
surclassare - per dimensioni - la Basilica di San Pietro a Roma (il progetto di
tale maestosità fu bloccato per volere papale). Il progetto era quello di una
grande basilica gotica. La costruzione della chiesa iniziò dalla facciata
prospiciente la piazza principale della città, per annunciare fin da subito la
presenza del grande tempio. Poi i lavori procedettero lentamente, per secoli. Nel 1393 furono costruite le due
prime cappelle per parte, ma solo nel 1479 si cominciarono le ultime. Quanto alle volte gotiche della navata
centrale, furono costruite nel 1646-1658, in piena età barocca, da Girolamo Rainaldi. Rimase irrisolto il problema
della facciata. Essa era abbellita dal basamento marmoreo di Antonio di Vincenzo, su cui erano stati costruiti il
portale maggiore di Jacopo della Quercia (1426-1438) e i due portali minori. Il rivestimento completo della parete,
iniziato nel 1538 su disegno di Domenico da Varignana, si arenò tra molte polemiche. Architetti famosissimi si
sono occupati della facciata. Ci sono disegni e progetti di Baldassarre Peruzzi, Giacomo Ranuzzi, Jacopo Barozzi
da Vignola, Giulio Romano, Domenico Tibaldi, Francesco Morandi detto il Terribilia, Andrea Palladio, Alberto
Alberti. Eppure dopo secoli è ancora lì, incompiuto rivestimento esterno in marmo tutt' ora visibile. Ormai facciata
definitiva.
L' impresa della costruzione del tempio civico di San Petronio
fu ricca di significati simbolici non solo religiosi. Dando una
sede imponente e prestigiosa al culto petroniano si volle
affermare tangibilmente l' orgo glio civico della comunità
attraverso un' impresa celebrativa e propiziatoria, che
fissasse nella maniera più degna quegli ideali di
autodeterminazione e di decoro municipale che almeno da
due secoli erano simboleggiati dalla figura del santo
patrono(2). La grande basilica di San Petronio appartenne
lungamente al Comune, che nei secoli ne fece molteplici usi e
non solo per fini religiosi: luogo di cerimonie, ritrovo
pubblico, tribunale. Solo dal 1929, a seguito dei Patti
Lateranensi, la proprietà è stata trasferita alla Diocesi. Anche
per questo motivo la chiesa, peraltro mai del tutto compiuta, fu consacrata solo nel 1954 dal cardinale Lercaro.
L'abbellimento della facciata con i nuovi portali minori a corollario del port