Grande Cucina Settembre/Ottobre 2019 | Page 47

IL CUOCO LUDICO La cucina d’autore di un giovane chef: al Petit Royal di Courmayeur i piatti sono Griffa... ti Di Roberto Magro P aolo Griffa è un cuoco che non ha perso tempo nella vita: una carriera fulminante l’ha condotto dall’Istituto Alberghiero Gio- litti di Torino alle cucine stellate di Davide Scabin prima e di Marco Sacco poi, dove è divenuto in breve tempo sous chef. Si presenta con l’aria di un ragazzo dalla faccia pulita, sebbene più vicino ai 30 che ai 20 anni. Approdato due anni fa al Petit Royal, il ristorante gastronomico del Grand Hotel Royal e Golf di Courmayeur, ha già compiuto in questo lasso di tempo un percorso di crescita che l’ha reso più maturo e anche un po’ più valdostano. Inizialmente si è occupato di tutta l’offerta di risto- razione dell’hotel, oggi mantiene il ruolo di Execu- tive Chef per il ristorante Grand Royal e il Bistrot. Entrambi seguiti più da vicino dallo chef Andrea Alfieri. Un’evoluzione professionale che ha seguito e assecondato quella dell’ambiente in cui lavora. La sala del ristorante è stata recentemente rinno- vata: trasparenze, luminosità, candore e i contrasti del bianco e nero. La parete che guarda le Alpi ora, grazie a una lun- ga vetrata, consente di ammirare il panorama se- duti ai tavoli del Petit. La luce, in tutte le stagioni, investe la sala il cui candore amplifica ancora di più l’illuminazione naturale. Le foto del paesaggio montano in bianco e nero sono in continuità con la sala e con il paesaggio esterno. Cucina e sala che Paolo stesso ha immaginato, idee che poi Leonar- do Macheda ha interpretato e realizzato. In cucina le piastrelle provengono dalla Norvegia: aperta e visitabile dal pubblico, è inondata di luce, tanto da renderla un ambiente ideale non solo per cucinare ma anche come set fotografico, ci racconta Paolo. Dalla sala si nota subito la parte frontale del pass in cucina, un’ampia fascia in legno, sbalzato, lavo- rato a motivi geometrici, che richiama le pinete del 45