Grande Cucina Settembre/Ottobre 2019 | Page 30

LA CUCINA I VIAGGIATORI BUONGUSTAI S ul finire del XIX secolo, in Belgio, nacque un nuovo movimento artistico che si dif- fuse rapidamente in tutta Europa: l’Art Nouveau, conosciuto in Italia come Stile Floreale o Liberty - dal nome grande magazzino londinese di Arthur Liberty, punto di riferimento per gli appassionati. La nuova arte ammaliò in toto il Vecchio continente, forse spinta dal biso- gno urgente di bellezza, dopo i drammi e i travagli dei decenni precedenti. Il movimento, originaria- mente, poneva l’accento sul valore artistico della creazione artigianale come alternativa alla pro- duzione industriale, di bassa lega. Questo concetto si tramutò in un’allegra ventata di rinnovamento dal tratto dinamico, sinuoso, vio- lentemente curvilineo, con richiami alla natura attraverso forme femminili, fiori e foglie che ispi- rò pittori, architetti, stilisti, grafici, vetrai, ebanisti, fabbri e, ovviamente, cuochi. L’arte culinaria italiana era in una fase rivoluzio- naria, alla ricerca di un’identità patriottica, e, co- me accadde per le altre arti, fu influenzata anche dall’estro creativo apportato dal Liberty. Come questo filetto di anatra del 1911, creato ad ar- te per un evento importante da un membro della pregiata Società dei Cuochi Milanesi e trascritta nel trattato L’arte cucinaria in Italia, qui riveduta e corretta dal bravo Stefano Ciotti, chef del ristorante Il No- strano di Pesaro. La ricetta originale prevedeva tre giorni di preparazione, stratificazioni, lunghe cotture di una serie infinita di ingredienti, e un assemblaggio degno della migliore opera dell’eba- nista - fra i massimi esponenti del Liberty italiano - Carlo Bugatti. La versione moderna del piatto, che mantiene in pieno il concetto dell’originale, è una vera gioia per buongustai: un grazioso co- fanetto di consistenze armoniche e sapori vivaci, SCOPRI CONTENUTI E VIDEO AGGIUNTIVI SUL NOSTRO SITO WWW.ITALIANGOURMET.IT 28