MENU CHE RACCONTANO
ICONOGRAFIA
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Due ristoranti, due modi diversi di trasformare il menu in un racconto. A Pinzolo, Grual, il ristorante gourmet di Lefay Dolomiti, costruisce la sua carta come estensione del bosco incantato che anima la sala. A Forte dei Marmi, il Lux Lucis intreccia tipografia artigianale e poesia con un progetto su carta fatta a mano insieme a Toscolano Paper. In entrambi i casi, la cucina non si presenta da sola. È introdotta da oggetti che si toccano, si guardano, si leggono. Frutto di una scelta progettuale, non decorativa. Che racconta, prima ancora di servire.
Intrecci di natura
Al Grual, lo spazio evoca la natura circostante: pareti rivestite da sagome di alberi in legno, soffitto costellato di foglie verdi. La stessa atmosfera si ritrova nel menu, avvolto da un verde che richiama la vegetazione del bosco, con un bassorilievo di foglia sulla copertina, come caduta dagli alberi della sala. All’ interno, la carta naturale è segnata da pennellate che riproducono le silhouette delle montagne. Ma non è solo estetica: anche l’ organizzazione dei piatti rompe lo schema tradizionale. Non più antipasti, primi e secondi, ma un percorso“ altimetrico”. Dalla sezione Fondovalle si sale attraverso Alpeggio fino all’ Alta Montagna, in un cammino che riflette la filosofia dello chef Matteo Maenza. Due i menù degustazione: Il Sentiero( 8 portate) e La Cima( 12 portate).