GRANDE CUCINA 03-2024 | Page 46

L ’ EVOLUZIONE DEL PANE

LA SECONDA TAVOLA ROTONDA : I PANIFICATORI

EVENTI
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Nella seconda tavola rotonda , coordinata da Lydia Capasso , sono intervenuti insieme ad Alessio Cannata de Linkiesta Gastronomica e Atenaide Arpone , i panificatori Francesca Casci Ceccacci di Pandefrà a Senigallia , Antonio Follador del forno Follador di Pordenone , Giovanni Mineo di Crosta , Milano , Matteo Cunsolo di La Panetteria a Parabiago e Marco Pedron , consulente pasticcere e lievitista . « Forse è arrivato il momento di pensare al pane come alimento più vicino al vino , - afferma la Arpone – alimentando il racconto . I panificatori dovrebbero “ firmare ” il pane , per valorizzarlo di più e dargli una maggiore identità , raccontare il pane come si raccontano i piatti di un menu e parlare di eccellenze ». Uno spunto che ha trovato molti consensi tra i presenti . Il pane , dunque , da semplice comparsa consolida il ruolo di protagonista o coprotagonista , come specifica Giovanni Mineo di Crosta : « il nostro pane cammina al fianco delle portate , è un pane semplice ma non banale , mai invadente . Fa da esaltatore , cerca di assecondare , attraverso l ’ equilibrio , le proposte dello chef che ci
sceglie ». Per Francasca Casci Ceccacci , che passa dagli studi in giurisprudenza alla panificazione con il sigillo di Mario Uliassi , fare il pane vuol dire mantenere un forte legame con il proprio territorio : « Ho capito che questa sarebbe stata la mia strada dopo che Mario Uliassi ha assaggiato e apprezzato il mio pane nell ’ azienda agricola in cui lavoravo . Poi , mi ha chiesto di fare il pane per lui , ed è stato un impatto molto forte . Non mi è mai stata chiesta una performance , è come se fossi stata parte della brigata , il tutto è nato con un rapporto molto personale , fino ad arrivare al “ famoso ” pane alle alghe , un pane che sa di mare . Uliassi non ha mai voluto da me un pane perfetto , e questo è stato il punto di forza che ha segnato la mia collaborazione con l ’ alta ristorazione ». A quanto pare sembra proprio essere il momento giusto , storicamente parlando , per mettere attorno a un tavolo i professionisti della panificazione e della cucina , che hanno voglia di raccontare il pane , tra progetti e riflessioni condivise , tra antico e moderno , tra ricerca e innovazione , all ’ insegna della consapevolezza .
In ’ alto , da sinistra , i ritratti di Antonio Follador , Matteo Cunsolo , Giovanni Mineo e Marco Pedron . Sopra , la tavola rotonda modulata dalla giornalista Lydia Capasso . Accanto , Francesca Casci Ceccacci e una foto di gruppo insieme ai giornalisti Alessio Cannata e Atenaide Arpone

L ’ EVOLUZIONE DEL PANE

« La nuova formula del Pani e Ristoranti Award – precisa Piero Gabrieli , Direttore Marketing di Petra Molino Quaglia - è la conferma della lungimiranza di questa iniziativa , che siamo orgogliosi di sostenere perché va nella direzione , da noi pienamente condivisa , di dare più importanza alla capacità di dibattito tra i professionisti della cucina rispetto alle oramai troppe classifiche di merito individuale ». L ’ evoluzione del pane nella ristorazione come parte dell ’ intera esperienza gastronomica merita la giusta attenzione . Il tema , è particolarmente caro anche al molino padovano , punto di riferimento nel mondo delle farine professionali e realtà da sempre attentissima a tendenze e cambiamenti del settore e dei consumi ad esso legati . Pane e Ristoranti Award rappresenta un momento importante per osservare , un ’ occasione per cogliere uno stimolo ulteriore e intercettare le idee in circolazione , aspetto fondamentale per chi fa ricerca e innovazione nel settore .