GRANDE CUCINA 01-2023 | Page 75

Sono pochissime le referenze prodotte da questa minuscola realtà , solo 4 , di cui un Vermouth bianco , eccellente vino aromatizzato storico . I due Brut sono un bianco e un Rosè . Il nome dell ’ etichetta , CÜ Bianc , nasce da come gli abitanti delle colline vicine chiamano la collina di Seirole . Su questa stessa collina viene prodotto questo vino dolce , ma non stucchevole , le cui uve provengono esclusivamente dalle viti coltivate nei “ sorì ”, termine locale che indica “ soleggiato ” esposto al sole . Sono le zone a maggior pendenza , e qui arriviamo fino al 50 %, con la migliore esposizione al sole , Sud- Ovest , a circa 300 metri sul livello del mare . Sottosuolo marnoso , calcareo , ricco di fossili marini , da cui il colore tendente al bianco . Il microclima è ottimo , con escursione termica e giusta ventilazione . Un vino profumato e delicatamente fine che ha già un buon palmares grazie ai riconoscimenti come il Premio Douja d ’ Or 2017 , la Medaglia di Bronzo 2019 e la Medaglia d ’ Argento nel 2020 al concorso WOW di Civiltà del Bere . Il mio perfetto abbinamento ? Tortino di mele Granny Smith con crema alla vaniglia del Madagascar .
Monteruello Animo
Che gran vino ! Ultimo nato della famiglia “ Monteruello ”, un blend incredibile di 4 diverse uve . Tutte al 25 %, Barbera , Freisa , Pinot nero , Cabernet Sauvignon . Una metà autoctona , una metà internazionale , i 2 tra i più nobili dei vitigni al mondo . Decisamente interessante la lavorazione . L ’ uva viene fatta sovramaturare in vigneto , la raccolta è manuale , giunge in cantina integra in piccole ceste . Questo processo permette di ottenere vini più ricchi e complessi . La fermentazione e la macerazione avvengono a temperatura controllata di circa 28 ° C . Dopo la svinatura il vino viene travasato in piccole botti di legno in rovere francese dove affina per circa 12 mesi . Davvero sorprendente l ’ assaggio . Un vino giovane , ma per niente squilibrato , anzi ! È rotondo , con tannini gentili . Elegante e ricco di nettare , il suo frutto è marcato e la sua persistenza è fantastica , lunghissima . Un sogno l ’ abbinamento con tagliatelle al ragù di cinghiale o con Filetto di vitello in crosta di pistacchi , millefoglie di patate alla maggiorana e riduzione di Animo . E adesso , non rimane che assaggiarli ed apprezzarli !
Barolo DOCG Raviole
La sua freschezza è particolare , grazie al terreno della sua vigna che si trova a 300 metri sul livello del mare esposta a sud-ovest . In profondità troviamo componenti di suoli alluvionali che accentuano la vivacità e il carattere ricco di sensazioni che richiamano il frutto , il nettare che contraddistingue il vitigno , il Re Nebbiolo , mentre le buone percentuali di calcare e argilla presenti si traducono nel bicchiere nella finale con sensazioni di fragranza delle viole e nella dolcezza delle fragoline selvatiche , nonché in una struttura delicata ma ben delineata . Ci troviamo all ’ interno del Comune di Grinzane Cavour , sottozona Raviole appunto . Il terreno è Calcareo con 20 % sabbia , 52 % limo , 28 % argilla . Un vino rosso rubino tendente al granato , con profumi floreali e fruttati tra cui viola , note di ciliegie e fragolina selvatica . In bocca è equilibrato ed armonico . Morbido , fresco e con tannini ben riconoscibili e molto fini . Per par condicio dire di provarlo in abbinamento a formaggi stagionati del nord-est d ’ Italia , come un grande Montasio per esempio .
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