UNA STORIA DI TERRORE
Non è per niente facile essere un padre single, soprattutto quando tuo figlio comincia a diventare grandicello... parlo dell ' età che precede l ' adolescenza, in cui quel pargoletto che hai cresciuto comincia a voler diventare indipendente, a non voler più i genitori tra i piedi.
Prima che mio figlio cominciasse a giocare al computer, spesso e volentieri mi chiedeva di raccontargli qualche storia; a volte me le inventavo sul momento, altre volte preferivo qualcosa di più semplice, optando per racconti classici che trovavo nei vecchi libri che leggevo da bambino come se fossero stati una sorta di
Traducción Pag 31-32
Per l ' appunto, quando gli chiesi di prestarmi un poco del suo tempo per una storia, lui roteò gli occhi, per poi scrivere un breve messaggio ai suoi amici; dopo ciò, mi seguì in salotto, dove mi fece notare che ormai lui era grande per certe cose... insomma, tutto nella norma.
Lo rassicurai dicendo che quella sarebbe stata una storia molto diversa dalle altre, che sarebbe stata una storia che non voleva farlo viaggiare con la fantasia, ma che aveva l ' intento di terrorizzarlo; ovviamente, lui mi rivolse un ' occhiata sarcastica e ridacchiò, prima di sistemarsi sul divano accanto a me, dandomi poi il
Bibbia. Insomma, sfido qualunque persona della mia età a dire di non aver mai letto Andersen quando era un infante.
Adesso, con l ' avvento della tecnologia e con l ' avanzare dell ' età, mio figlio mi aveva fatto capire più volte che ormai le mie storie lo annoiavano e che avrebbe preferito tornarsene al PC per parlare con i suoi amici o a giocarci insieme. Come biasimarlo? Aveva circa undici anni e, riflettendoci, forse era meglio così: in fondo, Cappuccetto Rosso è una storiella della buonanotte adatta ai bambini piccoli, no?
Nonostante ciò, l ' idea che passasse tutto quel tempo attaccato ad un apparecchio a parlare con degli sconosciuti non mi andava poi così bene, dato che online chiunque può far finta di essere qualcuno che in realtà non è; che ci vuole ad ingannare un bambinetto di dieci anni? In virtù di questo, decisi di raccontare una storia molto particolare a mio figlio: niente orchi, niente principesse e niente terre lontane per stavolta. segnale di incominciare a raccontare.
C ' era una volta un ragazzino a cui piacevano molto i videogiochi, specialmente quelli che si svolgono online con la collaborazione di altri giocatori provenienti da tutto il mondo; ad egli, piaceva molto parlare con i suoi compagni di squadra che-spesso e volentieri- erano suoi coetanei. Con loro, parlava spesso, ma dopo poco tempo, incontrò un ragazzino su un server di Minecraft chiamato HyperBoy; quest ' ultimo si mostrò molto amichevole con il bambino e fu così che cominciarono a parlare molto, giorno dopo giorno.
Quando arrivò il compleanno del bambino, HyperBoy gli disse che aveva preparato una sorpresa solo per lui, ma per fargliela recapitare aveva bisogno del suo indirizzo, cosa che il bambino gli diede senza pensarci due volte. Insomma, in fondo era un bambino come lui, no? Perché avrebbe dovuto rifiutare un regalo di compleanno da un amico?
29