Gli approfondimenti di DanzaSì DAF progetto internazionale per la danza in Italia | Page 2
Come nasce l'idea del DAF?
Il DAF nasce per un’esigenza preci-
sa, più che un’idea, si è trattato
della necessità di portare in Italia
qualcosa che mancava, un sistema
di lavoro, un principio di educazio-
ne profondo, consapevole del dan-
zatore, dell’artista. In Italia ci sono,
come ovunque nel mondo, alcune
ottime scuole e ottimi insegnanti,
ma mancava un sistema integrato
che approfondisse, scavasse in pro-
fondità su quelle che sono le dina-
miche della persona della sua strut-
tura emotiva. Un progetto che non
si occupasse esclusivamente del
succedersi quotidiano delle lezioni
e della sua esclusiva preparazione
tecnica, di qualsiasi tecnica si stes-
se parlando, ma di un vero centro
internazionale dove far convergere
personalità, artisti, danzatori che,
cercati singolarmente, comporte-
rebbe spostarsi, avendone le possi-
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bilità, in diverse parti del mondo,
come praticamente disporre di un
cospicuo capitale da investire per
andarsi a cercare tutto ciò che di
particolare, innovativo, come
anche di fortemente e artisticamen-
te radicato, esistesse nel panorama
della danza e della coreografia
internazionale.
Questo ad esempio è quello che ho
fatto io, che hanno fatto molte per-
sone della mia generazione, per
trent’anni ho lavorato, viaggiato,
studiato praticamente quasi in ogni
posto dove esisteva qualcosa o
qualcuno di cui si parlava molto, le
classiche leggende oltre frontiera
ed oltre oceano, tempi in cui non
esistevano YouTube, ne Vimeo né
tantomeno i social… artisti, coreo-
grafi che se volevi vedere, cono-
scere, dovevi mettere tutto quello
che ti serviva su un aereo e parti-
re…
Dieci anni fa ho cominciato a
chiedermi, come si sarebbe potuto
portare in un unico posto, una
concentrazione di menti, di pen-
sieri, di sapori, ma farli convivere
tutti nello stesso posto, in un luogo
in cui sarebbe anche potuto esiste-
re una direzione artistica, ma più
che una direzione tradizionale,
serviva una visione e un’idea con-
creta e organizzata che non impo-
nesse un gusto e appunto una
“direzione”, piuttosto un vero e
proprio crocevia culturale che
ponesse le basi per un vero nuovo
modello di training globale per il
futuro danzatore.
Qualsiasi artista sia passato qui al
DAF, con chiunque abbiamo stretto
collaborazioni, sia con artisti resi-
denti, che con l’ampio turn-over di
coreografi e danzatori presenti del
nostro programma ... è come se,
nei giorni della sua residenza lui