Estero
Numero 278 • Giugno 2014
caratura) è evidente che i
Complexions hanno ben chiara
l’importanza dell’avere una forte
leadership ed un buon lavoro di
squadra.
Ma il successo raggiunto non è
un punto di arrivo bensì di
partenza, come hanno affermato i
due Direttori Artistici in una
intervista a Danceinforma
dichiarando di avere ancora tanti
progetti per il futuro. Quali?
Innanzi tutto nuove
collaborazioni interdisciplinari
con musicisti, artisti visivi,
filmmakers.
Inoltre, sono alla ricerca di
ulteriori opportunità per
sviluppare il lato educativo della
loro organizzazione.
Mr. Rhoden spera che un giorno i
Complexions possano avere un
proprio immobile per una scuola,
una struttura di formazione e sede
di una compagnia giovanile.
Occorre creare la consapevolezza
della necessità di avere una
compagnia come Complexions
quale parte integrante della cultura
tersicorea americana.
Primo passo di questo nuovo
ventennio pare sarà lo
spostamento della sede della
compagnia da New York City a
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Los Angeles e questo perché la
costa ovest sembra essere più
indicata per il tipo di danza che li
caratterizza: “We work in the
commercial and concert worlds so
we would strive to have the best of
both worlds here.”
Intanto, aspettiamo i
festeggiamenti del ventennale,
anche se il programma completo
per le celebrazioni è ancora top
secret. La cosa certa è che a
novembre 2014, presso il Joyce, è
in programma una serata
commemorativa nella quale, a
brani “iconici”, si affiancheranno
nuove produzioni.
La serata vedrà la partecipazione di
una serie di artisti ospiti:
innanzitutto Dwight Rhoden con
The Groove, per la musica del
leggendario musicista jazz di New
Orleans Terence Blanchard e gli
altri suoi classici quali Hissy Fits e
Ave Maria. Completeranno il
programma Surface, lavoro del
2008 di Jae Man Joo, un nuovo
lavoro di Marcelo Gomez e Duo
di William Forsythe.
Questo è solo un assaggio di ciò
che i Complexions hanno in serbo
per noi, pubblico desideroso di
vedere di più. Con il suo gruppo
Jae Man Joo
eterogeneo di ballerini talentuosi
ed indomiti, con le tournée in
tutto il mondo, una multipiattaforma di marketing,
l’approccio di rete e il grande
seguito, Complexions
Contemporary Ballet Company è
ormai diventato un nome di
spicco nel panorama culturale
americano. Nel mondo della
danza, questo è un risultato raro e,
nel caso di Complexions, meritato.
Georgia Reed da New York