La piazza , visibile in
una foto d ’ epoca , antistante il palazzo , è delimitata a nord dalla Chiesa di Santa Maria di Montemorello , costruita nel secolo XVI per volere e a spese di Pierniccolò Leopardi ; qui è conservato l ’ atto battesimale del poeta . Ad est si trova la cosiddetta “ casa di Silvia ”, una lunga costruzione che in parte era adibita a scuderia , in parte era abitata dalla famiglia di Teresa Fattorini che , morta giovanissima , fu immortalata da Giacomo nella poesia “ A Silvia ”. Sul lato ovest esisteva , ora demolita , la casetta ove sedeva “ su la scala a filar la vecchierella ”. Ancora oggi spesso “ I fanciulli gridando / su la piazzuola in frotta e qual e là saltando / fanno un lieto romore ”. Come nei versi del canto da cui la piazza stessa prende il nome .
Analisi Testuale
La poesia “ Il sabato del villaggio ”, facente parte dei canti pisano
Il sabato del villaggio
recanatesi , vuole raccontare in un certo qual modo l ’ infanzia di Leopardi . Non è come le altre poesie malinconiche , è ricca di rime , ha una certa musicalità ed è “ facile ” nella sintassi . La sua composizione risale al settembre del 1829 ma viene pubblicata solo nel 1831 . Il canto descrive come si trascorre un sabato , a Recanati paese di nascita di Leopardi . Il motivo principale è la gioiosa attesa della festa , anche se nel giorno festivo vi è sempre un velo di malinconia perché Leopardi sa che nella vita tutto dura poco . Il sabato è cantato dal poeta come il giorno più lieto e pieno di speranza ; ma ad esso , purtroppo , segue la domenica che è il giorno più triste e doloroso , in cui ciascuno ritorna a pensare agli affanni del proprio lavoro . Nella prima strofa , il poeta parla di una donzella che al tramonto torna dalla campagna con un mazzo di rose in mano per ornarsi nel giorno festivo . In piazza , invece , ci sono i bambini che giocano e gridano festosamente e intanto lo zappatore “ riede alla parca mensa ” pensando che il giorno successivo sarà il giorno del suo riposo . Nella seconda strofa , Leopardi narra che di sera , nel villaggio , tutti sono a casa per prepararsi al giorno della festa tranne il falegname che lavora a bottega chiusa per finire l ’ opera prima dell ’ alba della domenica . Nella strofa successiva ci troviamo nel giorno più atteso della settimana ; secondo il poeta , però , con il trascorrere delle ore , ritorna in ogni uomo la tristezza perché si penserà nuovamente
al proprio lavoro . Nella quarta e quinta strofa il poeta stabilisce un rapporto poetico tra la fanciullezza , che si presenta lieta e piena di speranze , e la serena giornata del sabato . Questo giorno è il più gradito della settimana , perché durante la domenica il pensiero del lavoro , che ci attende nel giorno successivo , accompagnerà tristemente il trascorrere delle ore . Il sabato rappresenta , per Leopardi , la fanciullezza , età della spensieratezza , della gioia , delle promesse , della gaiezza , l ’ anticipazione della festa della vita di ogni uomo . Ed il poeta , con un certo struggimento dell ’ animo , si rivolge ad un ragazzo immaginario , consigliandogli di godersi quest ' età così bella che è la giovinezza , paragonata ad un giorno allegro , chiaro , sereno , che precede la maturità . Leopardi a questo punto si ferma non dice altro , forse perché da uomo vissuto , dalle esperienze negative della sua vita , per la visione che egli aveva del vivere umano , non vuole anticipare niente ai ragazzi , non vuole rattristarli , dice soltanto : “ ma la tua festa ” cioè la giovinezza , la maturità , la vita di uomini adulti anche se si presenterà con ritardo non crucciartene .
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