Giornalino2011 | Page 32

La forza della musica

La forza della musica

Varsavia , 1939 .

Wladyslaw Szpilman è un musicista ebreo polacco che lavora alla radio di Varsavia . Quando iniziano i bombardamenti sulla città sta e- seguendo un Notturno di Chopin in diretta radiofonica e interrompe il brano solo dopo il crollo della stanza attigua a quella in cui si trova . La città viene distrutta , i cancelli del ghetto chiusi e sorvegliati , le case svuotate , le persone uccise . Wladyslaw e la sua famiglia vengono rinchiusi nel ghetto , per poter sopravvivere sono costretti a vendere i loro averi , compreso il pianoforte . Iniziano le deportazioni di massa e la stessa famiglia di Wladyslaw trova la morte nei campi di sterminio . Szpilman viene ospitato più volte da conoscenti finché la situazione diventa drammatica : a causa dei continui rastrellamenti si troverà da solo , in un mondo straziato dall ’ inutile ferocia della guerra ; stremato , vaga da un rifugio all ’ altro alla disperata ricerca di
cibo : cerca riparo nella soffitta di una casa abbandonata , ma viene scoperto da un ufficiale tedesco che lo interroga . Conosciuta la sua professione , lo porta davanti ad un piano e lo invita a suonare il Notturno di Chopin , proprio il pezzo che aveva interrotto a causa dei bombardamenti sulla città . L ’ ufficiale , colpito dal suo talento , decide di proteggerlo , tenendo nascosto il suo rifugio e procurandogli del cibo . L ’ insurrezione si sta ormai spegnendo , le truppe russe sono alle porte e i tedeschi si danno alla fuga . L ’ ufficiale si congeda senza rivelare il proprio nome . Wladek torna a lavorare alla radio , le sue dita a spingere i tasti bianchi e neri del pianoforte , nell ’ aria torna a diffondersi la sua musica . Si ricomincia con i normali ritmi , nonostante le profonde ferite ben visibili nella città ridotta ad un cumulo di macerie , nascoste nell ’ animo delle persone . La musica , la sua passione , lo ha reso agli occhi del tedesco diverso dagli altri : lo ha reso un uomo , non più un numero , lo ha sottratto definitivamente a quella che era una massa di individui resi identici dalla stella gialla attaccata al petto , trasformati in numeri infinitamente uguali . Anche in situazioni in cui il senso di umanità e il significato stesso di “ essere umano ” viene vilipeso , mortificato , oltraggiato , si trova sorprendentemente la possibilità di sopravvivere attraverso e grazie alla propria arte . Sebbene il protagonista tenti più volte il suicidio pur di non consegnarsi ai Tedeschi , nei momenti più sereni non fa che rifugiarsi nella propria arte per condurre una vita normale , o meglio , per illudersi di farlo : studia inglese , legge libri e immagina di eseguire le sue composizioni . Sarà questo a rivelarsi determinante : otterrà la stima e sarà aiutato proprio da chi considera nemico . È questo il messaggio : non esiste il male assoluto e , anche di fronte alla perdita della dignità umana , è possibile ritrovare la propria umanità aiutando e salvando un proprio simile . Le tematiche affrontate ne “ Il Pianista ” riguardano l ’ occupazione nazista di Varsavia con i tragici fatti che seguirono e che distrussero la vita di milioni di persone , ma il vero filo conduttore è la musica di Chopin che aleggia tra le pagine del romanzo , facendone quasi percepire la dolcezza della melodia : e la musica diventa così un valore universale , un elemento di unione tra due persone rese nemiche dalla guerra . Il libro è di scorrevole lettura , appassionante pur nella crudezza della descrizione dei fatti , crudezza che si stempera e si addolcisce al suono delle note di Chopin , fino ad assumere toni drammatici nell ’ epilogo che riguarda il destino dei due protagonisti . E ’ assolutamente da leggere . A noi ragazzi apre una finestra su un periodo storico troppo lontano e che sinora abbiamo conosciuto attraverso le manifestazioni cui abbiamo partecipato in occasione della commemorazione della Shoah . Leggendo “ Il Pianista ” si tocca con mano la sofferenza dell ’ uomo e l ’ incredibile forza che bisogna avere per sopravvivere aggrappati ad un sogno : quello di poter eseguire nuovamente un Notturno di Chopin . E quando il sogno si realizza , come per incanto , Varsavia viene liberata , e il protagonista riacquista la sua libertà e dignità di uomo .
Alfredo Maria Adorno
I A Liceo Scientifico
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