Giornalino2011 | Page 12

La nostra civiltà si è davvero evoluta ?

La nostra civiltà si è davvero evoluta ?

Recentemente in televisione è stato fatto un sondaggio riguardante la pena di morte e ciò perché ancora oggi tale condanna viene attuata in molti Paesi . Le statistiche ottenute sono alquanto sconfortanti , proprio per l ’ elevato numero di persone costrette a subire questa pena . Protagonisti dell ’ orrenda “ punizione ” sono non solo malavitosi , ladri e assassini , ma anche giovani ragazzi universitari che , per seguire i propri ideali in Paesi dove non c ’ è libertà di pensiero , incorrono in sanzioni molto crudeli che , spesso e volentieri , risultano consistere nella pena di morte . Dai dati forniti dall ’ Associazione “ Nessuno tocchi Caino ” ogni anno sono vittime della pena di morte da 50 a 60 persone . Ora diteci voi se nel terzo millennio , in un mondo così progredito e sviluppato , sia tollerabile una tale mancanza di diritti umani che evidenzia l ’ ignoranza umana !?! Sono vari i metodi per l ’ attuazione di questa pena , metodi e mezzi che variano da Paese in Paese . Negli Stati Uniti si ricorre alle i- niezioni letali o alla sedia elettrica , in Iran vi è l ’ impiccagione ( esempio memorabile l ’ esecuzione di Saddam Hussein ), per non soffermarci sulle condanne attuate in Corea , Cina e Vietnam . Ad accomunare tutti i tipi di esecuzione sono i modi cruenti con i quali vengono eseguiti anche nel mancato rispetto delle leggi secondo cui il condannato dovrebbe essere anestetizzato . Per questi motivi sovra e- lencati e molti altri siamo assolutamente contrari alla pena di morte . In primis perché non vengono rispettati i diritti dell ’ uomo : infatti nonostante lo Stato voglia fare giustizia , esso stesso commette un reato secondo le leggi morali dell ’ uomo e , chiamando in causa il grande Pietro Beccaria « Parmi un assurdo che le leggi , che sono l ' espressione della pubblica volontà , che detestano e puniscono l ' omicidio , ne commettano uno esse medesime , e , per allontanare i cittadini dall ' assassinio , ordinino un pubblico assassinio ». In secondo luogo molte persone sono del parere che , condannando il criminale a morte , questi subisca la più cruenta pena , ma non capiscono che la condanna peggiore è quella di rinchiudere in carcere l ’ imputato , poiché solamente così potrebbe davvero pentirsi del proprio reato passando tutti i giorni in solitudine e privo di ogni libertà fino alla fine della sua vita . Come ultimo punto , ma non per importanza , va considerato il fatto che esiste anche il pericolo per cui , dopo un certo lasso di tempo , si potrebbe scoprire che in realtà molte persone uccise erano innocenti . Diverse cose sono cambiate con il passare degli anni ed oggi la maggior parte della popolazione mondiale si oppone a questa crudele realtà contro una minoranza di persone che continua a sostenerla . Occorre forse una maggiore consapevolezza : nessuno dovrebbe essere ucciso se ci riteniamo davvero evoluti , anche perché « La pena di morte , rendendo meno sacro e intoccabile il valore della vita , incoraggerebbe , più che inibire , gli istinti omicidi ».

Dario Dipietro Lisa Pannuzzo
III A PNI
P A G I N A 12