L ’ ipse dixit anche oggi in mano alle persone “ importanti ”
La conoscenza : un diritto
oppure un dovere ? Spesso l ’ istruzione , l ’ arricchimento del bagaglio culturale di una persona viene inteso come un dovere ; in questo caso l ’ individuo assimila le informazioni a lui sufficienti senza essere così un problema per nessuno . Ma quando l ’ istruzione viene considerata un diritto , quando l ’ individuo ha desiderio di imparare , cosa succede in questi casi ? La sete di conoscenza , il desiderio di arricchire il proprio scibile porta l ’ uomo a farsi delle opinioni legate alle nozioni che ha acquisito . In
verità é il sapere che dà la possibilità di giudicare , di discutere su un determinato argomento che successivamente può divenire l ’ oggetto di una pubblicazione . È vero anche che un approccio diverso dà vita a differenti opinioni che creano le discussioni e i dialoghi che sono la fonte primaria di conoscenza . La diffusione della cultura è tuttavia legata ad un retroterra sociale . L ’ individuo per far nascere un dibattito deve avere la libertà di poter esprimere la propria opinione . Questo sarebbe stato possibile quando a governare l ’ Italia era Mussolini ? Il duce , in modo autoritario e monarchico , imponeva le sue idee limitando fortemente la libertà di stampa e di parola : tutte le opinioni che si opponevano alle sue venivano represse . Andando a ritroso nel tempo e scrutando le diverse epoche storiche si può notare come anche l ’ autorità ecclesiastica ha ostacolato il libero arbitrio di letterati , filosofi e soprattutto scienziati . Darwin nel 1859 pubblicò “ L ’ evoluzione della specie ” andando contro la teoria della creazione sostenuta dalla “ tradizione religiosa ”. La conseguenza ? L ’ opera fu inserita nell ’ indice dei libri proibiti , come già prima era toccato in sorte ad alcuni scritti del grande scienziato seicentesco Galileo Galilei . Quest ’ ultimo riuscì a dimostrare la teoria eliocentrica dell ’ Universo opponendosi alla Chiesa che portava avanti la teoria geocentrica . La conseguenza ? Rischiò la pena di morte . Galileo , Darwin , come tanti altri , avrebbero potuto esprimere le loro tesi senza incorrere in condanne se solo ci fosse stata la giusta libertà . Avrebbero esposto delle opinioni nuove sulle quali riflettere e che avrebbero originato degli interessanti dibattiti se ne avessero avuto la possibilità . Ora però interroghiamoci noi : nella società attuale , oggi , questa libertà esiste ? Credo proprio di no , anzi ...! È giusto dire che finché non si va contro le grandi autorità la libertà esiste , ma quando il confronto si instaura con persone “ importanti ” a dominare non è più la libertà ma la loro “ importanza ”.
Melania Mallia
IV A PNI
P A G I N A 11