Euclide
sto nome denoti una persona
reale, ma che indichi, bensì, un
gruppo di studiosi che si siano
impegnati nella stesura di un
trattato rigoroso e relativamente
completo. L'opinione prevalente,
però, considera Euclide una persona reale. Si dice sia stato discepolo di Platone ad Atene. Trasferitosi in seguito ad Alessandria
d'Egitto all'epoca di Tolomeo I, vi
fondò una scuola di matematica
che rimase illustre per secoli.
cose?”. Euclide diede ordine ad un
servo di dare le monete al discepolo perché quest’ultimo voleva
trarre profitto da quel che imparava. Quest’ultimo aneddoto allude
invece al carattere teorico
dell’opera infatti Euclide non presenta le applicazioni pratiche delle
sue teorie.
Aneddoti
La vita
Euclide (?????????), nato ad Alessandria d'Egitto intorno al 365 a.C.,
fu un matematico greco. Euclide di
Alessandria (da non confondere
con il filosofo Euclide di Megara
che visse un secolo prima) è menzionato in un brano Di Pappo, ma
la testimonianza più importante
viene da Proclo, che lo colloca tra i
più giovani discepoli di Platone.
Della sua vita si conosce ben poco e
taluni mettono indubbio che que-
Su Euclide esistono un paio di
aneddoti i quali, pur non avendo
un fondamento storico, si avvicinano bene al carattere dell’autore de
“Gli Elementi”.
Nel primo viene detto che il re Tolomeo I chiese ad Euclide se non vi
fosse un mezzo più breve per imparare la geometria ed egli rispose
che “non esistono vie regie in geometria”. Questa storia sottolinea il
grande rigore che permea tutta
l’opera di Euclide.
Nel secondo si narra di un discepolo che, dopo aver imparato i primi
teoremi ,chiese ad Euclide: “Quale
utile ricaverò imparando queste
Secondo teorema di Euclide
In ogni triangolo rettangolo, il quadrato costruito sull'altezza relativa
all'ipotenusa è equivalente al rettangolo che ha per lati le proiezioni
dei cateti sull'ipotenusa.
Nel disegno Q1 è equivalente a R.
In formula AH2 = BH · HC
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