Giornale dell'Installatore Elettrico, Nov/Dic 2024 | Page 29

• mediante effrazione delle discontinuità della struttura , sfondamento e attraversamento degli elementi ( strutturali o protezioni ) verticali e orizzontali ,
• a seguito di movimento e / o del transito dell ’ intruso all ’ interno dei volumi controllati .
• presenza di una serie di sottoimpianti concentrici ( che “ circondano ”, geograficamente , il sotto- impianto per cui è stato determinato il LdP e che , dall ’ esterno , l ’ intruso deve necessariamente attraversare in successione nel percorso di avvicinamento al bene controllato );
• integrazione di dispositivi e sistemi di deterrenza ;
• inclusione nel progetto di rivelatori in aggiunta ai requisiti minimi per il LdP confermato .
FOCUS 29 identificare il “ Livello di Prestazione dell ’ impianto ” da raggiungere sulla base di semplici criteri introdotti da due allegati ( gli Allegati B e C ). Nella nuova revisione è stato inserito il concetto e sviluppato un metodo oggettivo per l ’ Analisi del Rischio , attribuendo in modo più preciso le responsabilità nelle fasi progettuali propedeutiche alla progettazione di un impianto . Il nuovo allegato A dal titolo “ Metodo di valutazione dei rischi ”, prescrittivo , fornisce le indicazioni per la valutazione dei rischi ed è suddiviso nei paragrafi : A . 1 - Fattori di Stimolo , Contromisure e Vulnerabilità Residua ; A . 2 - Criticità percepita ; A . 3 - Probabilità ; A . 4 - Danno ; A . 5 - Calcolo del Livello di Rischio e del Livello di Prestazione previsto ; A . 6 - Tabella di normalizzazione dei valori per il Livello di Rischio . Completano la trattazione alcuni esempi di determinazione del Livello di Rischio e conseguente Livello di Prestazione . Nel precedente documento coesistevano due “ metodi ”: il Tabellare , prescrittivo ma con pochi dettagli e che non includeva in sé i requisiti per le interconnessioni ma le rimandava di fatto all ’ altro metodo , ed il Matematico che non prescriveva ma che consentiva di verificare il raggiungimento del Livello di Prestazione solo a posteriori , dopo aver completamente impostato il progetto . Nel nuovo documento è stato sviluppato un nuovo “ Metodo Tabellare ” di facile consultazione e da utilizzare nella fase iniziale di impostazione del progetto del quale costituisce la guida . È stata quindi eliminata la dualità dei precedenti metodi e , con questo , sono stati rimossi gli evidenti e mai risolti contrasti e contraddizioni tra i due : il nuovo e unico “ metodo ” Tabellare è prescrittivo .
I “ sotto-impianti ”
Nella Nuova Norma CEI 79-3 è stato definito un approccio modulare della progettazione , più flessibile , che agevoli eventuali successivi ampliamenti . Non era infatti precedentemente presa in considerazione la potenziale ripartizione in sotto-impianti ; per consentirlo è stato introdotto in modo esplicito il concetto di sotto-impianto , con le
Figura 1 . Definizioni di Area , sotto-area e spazi secondo la Norma CEI 79-3
indicazioni per un approccio modulare e flessibile della progettazione fornendo uno strumento ed un metodo per espandere , quando necessario , l ’ impostazione di un unico impianto . L ’ articolo 2.2 dal titolo “ Impianto , sotto-impianti , Livello di Prestazione e Indice Integrativo di Sicurezza ” definisce quanto segue : “ L ’ impianto posto a protezione dell ’ area controllata può essere articolato in uno o più sotto-impianti specifici per le sotto-aree identificate . Questo al fine di garantire una maggiore modularità nella rilevazione rispondendo nel contempo ad esigenze operative dell ’ utente che può attivare alcuni sotto-impianti lasciandone altri disattivati ”.
Livello di prestazione e Indice integrativo
Per ogni Livello di Prestazione è stato definito un diverso approccio alla progettazione dell ’ insieme dei rivelatori . Inoltre , per ogni approccio , quando possibile , sono fornite più opzioni equivalenti da scegliere in base alle caratteristiche del contesto e agli eventuali vincoli installativi ; per poter confrontare più progetti che offrono il medesimo Livello di Prestazione , ma differenti funzionalità accessorie , sono stati creati un nuovo indicatore opzionale , l ’ Indice dell ’ Integrazione di Sicurezza , ed un Metodo oggettivo per calcolarlo . In tal modo è possibile comparare sistemi che offrono soluzioni aggiuntive diverse , le quali possono integrarne la sicurezza senza influire sul Livello di Prestazione .
Il Livello di Prestazione è il valore numerico che esprime la capacità del sotto-impianto di rivelare il tentativo di intrusione che si presume possa avvenire : attraverso i varchi ,

• mediante effrazione delle discontinuità della struttura , sfondamento e attraversamento degli elementi ( strutturali o protezioni ) verticali e orizzontali ,

• a seguito di movimento e / o del transito dell ’ intruso all ’ interno dei volumi controllati .

L ’ Indice Integrativo di Sicurezza ( il cui utilizzo è opzionale ) è il valore numerico che consente di quantificare in modo oggettivo e ripetibile l ’ entità delle integrazioni che migliorano le condizioni di sicurezza a controllo di una specifica sottoarea . Tale indice permette quindi di valorizzare sotto-impianti che , a parità di livello di prestazione , offrono differenti e più articolate soluzioni incrementando di fatto la sicurezza attraverso :

• presenza di una serie di sottoimpianti concentrici ( che “ circondano ”, geograficamente , il sotto- impianto per cui è stato determinato il LdP e che , dall ’ esterno , l ’ intruso deve necessariamente attraversare in successione nel percorso di avvicinamento al bene controllato );

• integrazione di dispositivi e sistemi di deterrenza ;

• inclusione nel progetto di rivelatori in aggiunta ai requisiti minimi per il LdP confermato .

GIE - IL GIORNALE DELL ’ INSTALLATORE ELETTRICO