Giornale dell'Installatore Elettrico Nov 2025 | 页面 22

L’ APPLICAZIONE DELL’ ALLEGATO A CONSENTE UNA VALUTAZIONE OGGETTIVA DEL RISCHIO, CALIBRANDO IL SISTEMA SULLE REALI CRITICITÀ DELL’ EDIFICIO
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FOCUS
VADEMECUM PER L’ INSTALLATORE
ANALISI DEL RISCHIO: applicare l’ Allegato A per classificare l’ area di intervento in base a parametri oggettivi quali frequenza di presenza, vulnerabilità delle pareti e valore dei beni.
DETERMINAZIONE DEL LIVELLO DI PRESTAZIONE: utilizzare il“ Metodo Tabellare” per assegnare il LdP in fase preliminare, confrontando i parametri ottenuti e scegliendo il grado di rilevazione e segnalazione più idoneo.
INTEGRAZIONE IIS: valutare l’ opzione dell’ Indice Integrativo di Sicurezza per aggiungere livelli concentrici di protezione; predisporre sensori supplementari e sistemi audio-visivi in aree critiche.
SUDDIVISIONE MODULARE: progettare il sistema in cinque sottoinsiemi( A – E), dedicando ciascun sottoimpianto alle diverse funzioni( rilevazione, segnalazione, comando, comunicazione, alimentazione).
DOCUMENTAZIONE TECNICA: redigere schemi unifilari, relazioni di calcolo, planimetrie con posizionamento sensori e centraline, e allegare la tabella di valutazione del rischio al progetto da consegnare al cliente.
OFFERTA COMMERCIALE: includere descrizione dei livelli di prestazione, elenco componenti chiave con caratteristiche tecniche, impegno sulle tempistiche di installazione e dettagli sul contratto di manutenzione.
VERIFICA E COLLAUDO: eseguire prove funzionali su ogni zona, simulando intrusioni e verificando i ritardi di segnalazione; compilare il verbale di collaudo con esito positivo e indicazioni di eventuali interventi integrativi.
MANUTENZIONE PROGRAMMATA: pianificare interventi annuali per controllo batteria, taratura sensori e verifica del cablaggio; definire procedure di manutenzione straordinaria in caso di malfunzionamenti o aggiornamenti normativi.
AGGIORNAMENTI NORMATIVI: mantenersi informati su eventuali revisioni della Norma CEI 79-3 e degli standard CEI correlati; adeguare prontamente le procedure interne e i materiali di comunicazione al cliente.
FORMAZIONE CONTINUA: frequentare corsi di aggiornamento e webinar sul tema della sicurezza elettronica per approfondire nuove tecnologie, tecniche di installazione e normativa vigente.
L’ APPLICAZIONE DELL’ ALLEGATO A CONSENTE UNA VALUTAZIONE OGGETTIVA DEL RISCHIO, CALIBRANDO IL SISTEMA SULLE REALI CRITICITÀ DELL’ EDIFICIO
www. nt24. it me acustico e luminoso) e sistemi di trasmissione remota ATS( ad esempio interfacce di rete, modem, combinatori);
D: opzionale e relativo a funzionalità / apparecchiature con finalità di deterrenza che non modificano il livello di prestazione dell’ impianto;
E: obbligatorio e relativo alle interconnessioni( cavi, condotte, modalità di posa, connessioni senza fili, autoprotezione, cifratura, ecc.)
Analisi delle esigenze del committente La norma dedica la parte terza a questo specifico aspetto. La richiesta di realizzare un impianto di allarme intrusione o rapina nasce dalla percezione e dalla consapevolezza di un committente del rischio che i suoi beni corrono in conseguenza dell’ intrusione nell’ area controllata da parte di malintenzionati o del possibile tentativo di rapina. Secondo il contenuto normativo, il committente, secondo le proprie capacità, esprime con la richiesta d’ offerta le sue esigenze con scopo di Identificare il livello di rischio presunto: il profilo del committente, diverso caso per caso, può spaziare dal caso di un’ organizzazione dotata di una propria struttura tecnica e competente sull’ argomento fino al caso di un privato che non ha alcuna preparazione specifica; possono quindi essere schematizzati 3 casi rappresentativi delle situazioni. Il committente definisce il progetto dell’ impianto, assumendosene la responsabilità e l’ impiantista individua il Livello di Protezione corrispondente( a); il committente esprime il Livello di Protezione richiesto e l’ impiantista definisce il Progetto( b); il committente esprime l’ intenzione di dotarsi di un impianto di allarme ma non ha gli elementi per definire progetto o Livello di protezione( c). In questo ultimo caso il fornitore supporta e“ accompagna” il committente nella compilazione delle informazioni elencate nel metodo di Analisi del Rischio, occorre in questo caso comprendere che:
• Le informazioni sono date dal committente;
• Il committente verifica e sottoscrive, assumendosene esplicitamente la responsabilità, le informazioni date al Fornitore;
• Il fornitore ne controfirma l’ acquisizione;
Il documento deve essere incluso nella documentazione di progetto. E i dati raccolti vengono quindi elaborati secondo il Metodo di Analisi del rischio per determinare il livello di rischio ed il corrispondente LdP.
Progettazione degli impianti La successiva parte quarta riguarda la guida alla progettazione vera e propria degli impianti, e comprende informazioni sul sopralluogo preliminare nell’ area, l’ individuazione Rischio e relativo LdP, la metodologia di progettazione e prescrizioni generali. I capitoli successivi entrano nel merito della progettazione dei sot-