Giornale dell'Installatore Elettrico Nov 2025 | Page 19

DETTAGLI TECNOLOGICI 19
è stata ripensata: display touch da 3,5 pollici, app mobile EPiC, software centralizzato Ekip Connect. Ogni operatore trova l’ interfaccia appropriata al suo ruolo. La capacità di adattarsi a esigenze impiantistiche in continua evoluzione rappresenta ulteriore vantaggio: Emax 3 può incorporare aggiornamenti di firmware senza sostituzione dell’ hardware.
Sicurezza: protezione senza compromessi
La sicurezza in Emax 3 si declina su due fronti: protezione fisica dalle minacce elettriche tradizionali e protezione informatica dai rischi della digitalizzazione. Sul fronte fisico, la minaccia più rilevante è l’ arco elettrico. Emax 3 integra fino a dodici sensori intelligenti per dispositivo, strategicamente distribuiti. Due moduli a cartuccia Ekip Arc bassa tensione a ottenere la certificazione IEC 62443-4-2 Security Level 2— certificazione verificata da enti terzi che attesta conformità a standard riconosciuti internazionalmente. Il firmware è firmato digitalmente con protezione anti roll-back, i parametri sono salvaguardati da manomissioni, l’ interazione wireless avviene sempre con autenticazione utente basata su ruoli. Per infrastrutture critiche, questa certificazione risponde a requisiti normativi in continua evoluzione e alle crescenti minacce informatiche.
Affidabilità: intelligenza predittiva
L’ affidabilità si misura non solo dalla capacità di interrompere una corrente in caso di guasto, ma dalla continuità di servizio. Emax
FROSINONE: HUB DELL’ INNOVAZIONE ENERGETICA
Lo stabilimento ABB di Frosinone è riconosciuto come Fabbrica Lighthouse dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy. Su cinquantamila metri quadrati operano quindici linee produttive avanzate con oltre duecentosettanta stazioni automatiche e sessanta robot collaborativi. Produce approssimativamente quattro milioni di interruttori ogni anno, esportati verso oltre cento paesi. Questo è Made in Italy di qualità: ricerca presso Bergamo, produzione presso Frosinone. Non è innovazione importata e assemblata localmente, ma sviluppo e manifattura completamente italiani di un prodotto ad alta complessità tecnologica. Gli ingegneri di ricerca validano i prototipi nelle linee di produzione, i tecnici di fabbrica forniscono feedback sulle modalità di manifattura. Questo approccio integrato riduce i tempi di lancio e migliora la qualità. Lo stabilimento opera con il cento percento di energia da fonti rinnovabili, con un impianto fotovoltaico da 1,6 megawatt. La certificazione UL 2799A Platinum attesta il raggiungimento dei più alti standard internazionali di sostenibilità ambientale. Per un cliente che acquista Emax 3, sapere che è prodotto in una struttura sostenibile certificata aggiunge valore tangibile, specialmente per infrastrutture critiche dove l’ engagement su temi ambientali è crescente. Ogni interruttore è sottoposto a test funzionali, test di isolamento, misure di precisione. I dati alimentano sistemi di tracciabilità che consentono di risalire a ogni singolo componente.
Flash monitorano continuamente la formazione di fenomeni ad arco tramite sensori di luce e pressione, con watchdog indipendente su ogni canale. Quando un arco viene rilevato, l’ interruttore interviene in pochi millisecondi, isolando la sezione guasta prima che il danno si propaghi. Il nuovo Remote Racking Device( RRD-E) integrato consente l’ estrazione e l’ inserzione da remoto, riducendo i rischi operativi in ambienti in tensione. Sul fronte informatico, Emax 3 è il primo interruttore automatico di
3 trasforma il concetto attraverso l’ intelligenza predittiva. I sensori di misura raggiungono precisione di classe 0.5 secondo IEC 61557- 12, determinando potenza attiva ed energia con affidabilità che tradizionalmente richiedeva contatori esterni. Il Network Analyzer avanzato registra fino a cinquanta eventi rispetto al singolo evento del predecessore, fornendo cronologia dettagliata di ogni anomalia di tensione. In aggiunta, SACE Emax 3 offre il monitoraggio termico: sensori integrati all’ interno del disposi-
tivo, moduli Ekip Temperature 4T nel cubicolo e sensori wireless T- Sense forniscono visione completa delle condizioni termiche rilevando le anomalie prima che diventino critiche. Queste informazioni, insieme a tanti altri parametri, alimentano un algoritmo sofisticato che calcola uno Health Index, indicatore sintetico della salute globale dell’ interruttore in grado di valutare usura meccanica, stato dei contatti e condizioni termiche. Sulla base di questo indice, il sistema prevede la data plausibile
della prossima manutenzione necessaria. La transizione da manutenzione reattiva a predittiva ha implicazioni economiche significative: interventi a guasto accaduto sono costosi e comportano rischi di fermo impianto inaspettato. La manutenzione predittiva consente di pianificare, ordinare ricambi in anticipo, eseguire interventi in orari vantaggiosi. Emax 3 non è interruttore passivo, ma componente attivo della logica di distribuzione che gestisce soluzioni integrate come il trasferimento automatico( ATS).
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