Giornale dell'Installatore Elettrico Maggio 2025 | Page 65

• centrali fotovoltaiche che convertono direttamente la radiazione solare in energia elettrica;
• centrali eoliche che sfruttano la forza del vento;
• centrali mareomotrici, che sfruttano la forza delle maree;
• centrali geotermiche che sfruttano il fluido geotermico terrestre.
TRANSIZIONE ELETTRICA 65

• centrali fotovoltaiche che convertono direttamente la radiazione solare in energia elettrica;

• centrali eoliche che sfruttano la forza del vento;

• centrali mareomotrici, che sfruttano la forza delle maree;

• centrali geotermiche che sfruttano il fluido geotermico terrestre.

Energia termoelettrica
Fra le prime fonti di energia utilizzate per la produzione di energia elettrica c’ è il carbone( combustibile fossile e, quindi, energia non rinnovabile). In una centrale termoelettrica il carbone è utilizzato per la produzione di calore( in una caldaia) ad alta pressione ed alta temperatura, calore che la turbina trasforma in energia meccanica e l’ alternatore in energia elettrica, con il rilascio in atmosfera di energia termica( calore), ceneri e sostanze inquinanti. In una centrale termoelettrica il rendimento tipico di conversione è circa del 35 %. Come per il carbone, l’ utilizzo del petrolio( e dei suoi derivati) per la produzione di energia elettrica avviene mediante la combustione chimica in caldaia per la produzione di vapore ad alta pressione ed alta temperatura, che la turbina trasforma in energia meccanica e l’ alternatore in energia elettrica, con il rilascio in atmosfera di energia termica( calore), e sostanze inquinanti. Il rendimento tipico di conversione è circa del 35 %. Anche il gas metano, come il carbone e il petrolio, è utilizzato per la combustione e la produzione in caldaia di vapore ad alta pressione ed alta temperatura, che la turbina trasforma in energia meccanica e l’ alternatore in energia elettrica, con il rilascio in atmosfera di energia termica( calore) e sostanze inquinanti. Il rendimento tipico di conversione è circa del 35 %.
Energia nucleare
Lo sfruttamento dell’ energia nucleare ha inizio con le scoperte di Henri Becquerel e Maria Curie, dei chimici Otto Hahm e Friz Strassmann, con gli studi di Ernest Rutherford basati sulle teorie di Albert Einstein e con le esperienze di Enrico Fermi e
ENERGIA TERMOELETTRICA: UTILIZZA CARBONE, PETROLIO E GAS PER GENERARE ELETTRICITÀ TRAMITE COMBUSTIONE, CON UN RENDIMENTO LIMITATO E SIGNIFICATIVE EMISSIONI INQUINANTI
ENERGIA NUCLEARE: SFRUTTA LA FISSIONE NUCLEARE PER GENERARE ELETTRICITÀ, CON IL RISCHIO DI SCORIE RADIOATTIVE E INCIDENTI, MA CON POTENZIALE SVILUPPO DELLA FUSIONE NUCLEARE COME FONTE SICURA E INESAURIBILE
dei“ ragazzi di via Panisperna” sulla proprietà dei neuroni lenti. Queste troveranno compimento a Chicago il 2 dicembre 1942, quando Enrico Fermi e un gruppo di ricercatori ottengono la prima reazione a catena in situazione controllata. Il mondo, però, conoscerà l’ energia atomica di Hiroshima e Nagasaki – 1945, durante la Seconda guerra mondiale. Nella storia più recente e lontana dai rumori delle armi, gli incidenti di Three Mile Island, Harrisburgh- USA( 28 marzo 1979), di Chernobyl, Ucraina( 26 aprile 1986) e della centrale nucleare di Fukushima Dai-Chi, Giappone( 11 marzo 2011) hanno, ancora una volta, raccontato a milioni di persone morte e distruzione, con effetti che hanno avuto ripercussioni a migliaia di chilometri di distanza e per molto tempo: mutazioni genetiche negli animali e nella vegetazione, tumori e leucemie nelle persone, in special modo nei bambini. Così, anche se il quotidiano è fatto di centinaia di centrali regolarmente in esercizio( nel mondo sono operative circa 437 centrali nucleari), nei giornali risalta subito la notizia della chiusura della centrale nucleare“ pulita” di Thorp nell’ Inghilterra del nord o dei due recenti incendi occorsi alla centrale francese di Gravelines, Francia del nord, solo per citare gli ultimi. Semplificando possiamo dire che il funzionamento di una centrale nucleare( elettronucleare) è simile a quello di una centrale termoelettrica tradizionale. In queste centrali il calore è prodotto dalla fissione nucleare, non rilasciando gas derivanti dalla combustione chimica, ma producendo scorie radioattive che possono essere la causa di danni ambientali e alla salute dell’ uomo. Altri aspetti rilevanti sono quelli della sicurezza e dello smantellamento a fine vita delle centrali nucleari( decommissioning). Oltre alla fissione nucleare, esiste anche la possibilità- per ora teorica – di produrre energia elettrica mediante la fusione nucleare( quella che avviene nel Sole), « considerata una delle opzioni utili per garantire una
GIE- IL GIORNALE DELL’ INSTALLATORE ELETTRICO