SOLUZIONI TECNOLOGICHE AVANZATE SONO NECESSARIE PER PREVENIRE IL FERMO IMPIANTO E ASSICURARE UN’ ALIMENTAZIONE ELETTRICA CONTINUA E SICURA
FOCUS 31
Figura 2. Individuazione del punto di connessione secondo la Norma CEI 0-21
BT realizzata in cavo, con lunghezza massima complessiva ≤ 20 m. A titolo d’ esempio si riporta lo schema della configurazione semplificata prevista dalla Norma Cei 0-16. Le istruzioni per la dichiarazione di adeguatezza e per l’ invio all’ impresa di distribuzione sono contenute nell’ Articolo 37, mentre il successivo Articolo 38 riporta il valore del corrispettivo tariffario specifico( CTS) a carico degli utenti con impianti non adeguati( che non hanno applicato i requisiti tecnici o non hanno trasmesso la dichiarazione di adeguatezza all’ impresa di distribuzione).
Regolazione delle interruzioni prolungate
Il Titolo 5 della delibera specifica la regolazione delle interruzioni prolungate a carico delle imprese di distribuzione. In particolare, è definito in 8 ore il « tempo massimo di ripristino dell’ alimentazione dell’ energia elettrica a seguito di interruzioni con o senza preavviso »( standard di qualità per il tempo massimo di ripristino dell’ alimentazione). Si applica agli utenti connessi alle reti di distribuzione di bassa e media tensione escludendo solo i « casi di evacuazione della popolazione per effetto di provvedimenti della pubblica Autorità competente in caso di calamità naturali ». Il mancato rispetto dei tempi massimi di ripristino dell’ alimentazione comporta il versamento da parte dell’ impresa di distribuzione, ad ogni utente coinvolto nell’ interruzione, di un indennizzo automatico( rimborso automatico).
SOLUZIONI TECNOLOGICHE AVANZATE SONO NECESSARIE PER PREVENIRE IL FERMO IMPIANTO E ASSICURARE UN’ ALIMENTAZIONE ELETTRICA CONTINUA E SICURA
Qualità della tensione
Il Titolo 6 della delibera si applica ad ogni impresa distributrice. In particolare, l’ Articolo 50 specifica « le caratteristiche di qualità della tensione sulle reti di distribuzione in media e in bassa tensione diverse dalle interruzioni, dalle variazioni di frequenza e dalle variazioni della tensione di alimentazione nelle […] reti di distribuzione in bassa tensione » per le quali « si applica quanto previsto dalla […] norma CEI EN 50160 ». In bassa tensione( 50.3), infatti, le variazioni della tensione di alimentazione nelle reti esercite alla tensione nominale di 230 V( fra le fasi per le reti trifasi a tre conduttori e fra fase e neutro per le reti trifasi a quattro conduttori), sono:
• Tensione massima: 253 V;
• Tensione minima 207 V. Nelle reti di distribuzione in bassa tensione esercite alla tensione nominale di 400 V( fra le fasi per le reti trifasi a quattro conduttori), i limiti di variazione della tensione( 50.4) sono:
• Tensione massima: 440 V;
• Tensione minima 360 V. I valori delle tensioni nominali in ambito europeo sulle reti di distribuzione sono conformi alle prescrizioni contenute nella Norma CEI EN 60038“ Tensioni normalizzate CENELEC”
che ha sostituito la Norma CEI 8-6“ Tensione nominale per i sistemi di distribuzione pubblica dell’ energia elettrica a bassa tensione”. Oltre ai sistemi di trasmissione, distribuzione, utilizzazione e alle apparecchiature con tensione nominale superiore a 100 V in c. a. e frequenza 50 Hz, la norma si applica:
• ai sistemi di trazione in c. a. e in c. c.;
• alle apparecchiature in c. a. e in c. c. con tensioni nominali rispettivamente inferiori a 120 V a 50 Hz( ma non esclusivamente) e 750 V; dette apparecchiature comprendono batterie( per elementi primari o secondari), altri dispositivi di alimentazione( c. a. o c. c.), apparecchiature elettriche( comprese quelle industriali e di comunicazione) ed applicazioni.
Secondo la definizione della Norma CEI EN 60038, la tensione nominale è un « valore idoneo approssimato della tensione, utilizzato per designare o identificare un sistema ». In questo sistema, la tensione massima è « il valore più elevato della tensione di funzionamento che si presenta nelle normali
GIE- IL GIORNALE DELL’ INSTALLATORE ELETTRICO